Leonforte. Donna di 30 anni accusò due uomini di aver tentato di violentarla, rischia condanna in appello

Leonforte. Il Pg ha chiesto la conferma della condanna a 3 anni di reclusione per V. L. S., la giovane accusata di calunnia aggravata, per avere falsamente accusato due uomini di aver tentato di violentarla. La richiesta del procuratore generale è arrivata dopo che la Corte d’appello di Caltanissetta aveva disposto una perizia su alcuni reperti prelevati dall’auto all’interno della quale si sarebbe consumata la tentata violenza. Le analisi su parti di tappezzeria, custoditi tra le prove per 5 anni, hanno escluso la presenza di tracce biologiche della giovane che sull’auto in realtà non era salita. La donna raccontò ai carabinieri di essere stata sequestrata da un trentenne ed un ventenne di Nicosia e di Sperlinga e di essere stata condotta in una zona isolata dove per oltre due ore avrebbero tentato di abusare di lei.
I due uomini erano stati raggiunti da provvedimenti di custodia cautelare, ma le accuse si erano rapidamente sgonfiate e per V. L. S., era stato disposto il processo per calunnia aggravata. In primo grado, il tribunale di Nicosia l’aveva condannata a 3 anni oltre al risarcimento dei danni da liquidare in sede civile. La vicenda aveva creato pesanti conseguenze ai due giovani, per i quali però era stato disposto già in istruttoria il proscioglimento da ogni accusa quando i testimoni confermarono che erano andati via da Leonforte da soli, racconti confermati dai tabulati telefonici e dalle “celle di aggancio” dei cellulari. I due si trovavano nelle rispettive abitazioni a decine di chilometri di distanza da Leonforte, quando secondo le accuse di V. L. S., tentavano di abusare di lei. Dopo la requisitoria del Pg ha discusso la parte civile. Sentenza a marzo.