Procura di Nicosia indaga sul Parco Eolico

Nicosia. Conclusi per il momento i rilievi fonometrici sul parco eolico Giunchetto, proseguono le indagini per accertare eventuali altre responsabilità e omissioni commesse durante l’iter di autorizzazioni, realizzazione, collaudo del grande parco eolico.
Per la vicenda ci sono 4 iscritti nel registro degli indagati per l’ipotesi di inquinamento acustico, ma lo scorso dicembre la procura ha disposto la proroga delle indagini, probabilmente su altre ipotesi che riguardano il falso. Il fascicolo era stato aperto alla fine di ottobre 2010 a carico di ignoti. Nei mesi scorsi era trapelata la notizia che era stato emesso l’avviso di garanzia per un responsabile della società Aerochetto che realizzò il parco eolico, e che era al vaglio degli inquirenti la posizione di altre 3 persone, anche loro poi indagate iscritte nel registro degli indagati per reati ambientali che vanno dalla deviazione delle acque alla modifica dei luoghi.
Il procuratore capo di Nicosia Fabio Scavone, che coordina le indagini fn dalle prime battute, ha chiesto una proroga di 6 mesi delle indagini. Tecnicamente i 2 anni entro i quali il fascicolo deve essere archiviato o concluso da una richiesta di giudizio decorrono dal momento in cui sono stati iscritti i nomi delle persone in capo alle quali sono individuare responsabilità. A dare impulso all’inchiesta sono state le conclusioni del perito geologo incaricato dalla Procura di accertare se le torri eoliche rispettano le norme ambientali e se è realizzato conformemente a quanto previsto dai progetti e dalle autorizzazioni della Regione e dei Comuni che hanno rilasciato le licenze edilizie.
Gli indagati sono due ex amministratori della Aerochetto Srl che ha ormai ceduto tutte le quote societarie ad una società che risulta avere sede legale ad Haiti, un tecnico e l’amministratore dell’impresa che realizzò le opere. Il troncone di inchiesta per il quale sono stati individuati i 4 indagati, riguarda i reati ambientali e l’inquinamento acustico, che è stato accertato dall’Arpa con monitoraggi condotti per mesi su richiesta dei residenti della zona, che denunciarono la vicenda alla magistratura. Le pale eoliche che sovrastano le torri ed i trasformatori produrrebbero inquinamento acustico, ma nel corso delle indagini sono emerse anche difformità tra i progetti approvati e le opere realizzate con danni al territorio ed alle proprietà private.
L’impianto che per la maggior parte ricade sul territorio di Nicosia, e per piccoli lotti in quelli di Leonforte e Nissoria, violerebbe, le norme sulle immissioni di rumori e sarebbe difforme ai progetti, con molte opere e strutture che sarebbero abusive. L’altro troncone di inchiesta sul quale c’è riserbo fittissimo, riguarda ipotesi di falso. Si deve accertare come siano state collaudate opere difformi dai progetti e come siano state rilasciate autorizzazioni e nullaosta a tutti i livelli, senza che siano mai state rilevate irregolarità edilizie che in alcuni casi sarebbero evidenti.