Caltanissetta. Al via il centro di ascolto della CRI

Entra in attività il Centro di ascolto, assistenza e studi attivato dal Comitato provinciale di Caltanissetta della Croce Rossa Italiana per la cui sede la Provincia Regionale ha assegnato in comodato d’uso propri locali siti nel capoluogo in corso Vittorio Emanuele 109, già sede degli uffici dell’ex Azienda per il turismo. Si tratta di ambienti ubicati al secondo piano consistenti in quattro vani, bagno e corridoio, ove la Cri svolgerà varie attività socio-assistenziali, soprattutto in aiuto di quanti necessitano di sostegno didattico e di donne in difficoltà.
Alla cerimonia inaugurale hanno presenziato per la Provincia il commissario straordinario Damiano Li Vecchi, il direttore generale Antonella Liotta, i dirigenti Maria Antonia Di Forti e Giuseppe Tomasella, e per la Cri la neoeletta presidente del Comitato provinciale Silvia Capri, la delegata responsabile dell’aria 2 Giusy Narbone che ha illustrato il progetto, il delegato responsabile dell’ area 6 Nicolò Piave.
Nei locali del Centro sarà pubblicato un calendario delle attività relative a ciascuna delle sezioni in cui si articolerà l’intervento, volto ai soggetti vulnerabili. Un team formato dalla dottoressa Santina Noto, dalla psicologa Ienny Vendra, dall’assistente sociale Laura Rizzari, dall’avvocato Renata Accardo – tutte volontarie – creerà una rete di supporto alle donne che, per disagi connessi a particolari condizioni familiari e sociali, richiederanno assistenza.
Inoltre, numerose signore appartenenti all’ex Comitato femminile, da anni docenti a titolo gratuito nella Comunità penale, nell’Istituto penale minorile, nella Casa d’accoglienza Casa Sofia, sarà impegnato a impartire lezioni a quanti vogliono proseguire gli studi, conseguire un titolo, migliorare la conoscenza della lingua italiana: sono Rosalba Costa, Rosa Maria D’Auria, Maria Lupo, Vitalia Mosca, Giusy Narbone, Giusy Pisa, Marisa Polizzi, Biagina Tumminelli, tutte operatrici volontarie della Croce Rossa.
“L’Associazione italiana della CRI, riorganizzata con il decreto legislativo del settembre 2012 – spiega Vitalia Mosca – dà molto rilievo alla promozione e alla valorizzazione del volontariato, imprescindibile per il raggiungimento delle finalità statutarie. La cosiddetta Strategia 2020 ha come obiettivo primario il rafforzamento dell’azione mirata alla soluzione dei più urgenti fattori di vulnerabilità, da attuarsi attraverso attività e progetti di assistenza sanitaria e di tutela della salute, intesa come benessere psico-fisico, mentale e sociale. Rientrano in tali attività, per esempio, la promozione della donazione volontaria del sangue, la diffusione del primo soccorso, la promozione di stili di vita sani. Allo scopo di consentire a ciascun individuo una vita dignitosa e il pieno sviluppo delle potenzialità, intende prevenire e mitigare i meccanismi che determinano esclusione sociale e marginalizzazione. I progetti, finalizzati alla costruzione di comunità più inclusive, sono perciò rivolti a quanti manifestano difficoltà ad accedere alle risorse comuni”.