Sp 4: Consigliere prov. La Malfa chiede chiarezza tra lo studio di progettazione e il Rup
Piazza Armerina - 30/01/2013
La strada rappresenta una arteria viaria di fondamentale importanza per tre Comuni della zona sud della provincia: Piazza Armerina; Aidone; Valguarnera. La Sp 4 consente le comunicazione fra i tre centri ed inoltre li collega all’autostrada Palermo-Catania. La chiusura per pochi metri determina ormai da troppi anni di dover percorrere una strada di campagna con notevole allungamento di tempi e pericoli dati dalla carenza di sicurezza di questa seconda via, non adatta a sostenere il transito quotidiano degli autobus di turisti e studenti che spesso incrociano i mezzi pesanti.
L’assessore provinciale Antonio Alvano aveva rassicurato sul fatto che la conferenza dei servizi e la gara d’appalto si sarebbero svolte entro gennaio. In quella occasione il consigliere provinciale piazzese Massimiliano La Malfa aveva auspicato il superamento delle annose problematiche.
La Malfa oggi dice: “Non avevo avuto nessun dubbio sulla valenza dell’impegno ufficialmente assunto dal vicepresidente Alvano. Tuttavia lo scorso 18 gennaio lo studio Cimino che si è occupato della progettazione ha inviato al Responsabile Unico del Procedimento una nota in cui denuncia e rileva letteralmente che risulta ancora una volta ed in modo del tutto inaccettabile ed inspiegabile, proceduralmente e deontologicamente, la esclusiva e personale volontà del Rup ad ostacolare l’iter della progettazione facendo emergere delle discrasie inesistenti. Sono rimasto esterrefatto nel leggere ciò, è inaccettabile che la progettazione lanci queste accuse affermando che il Rup ha intrapreso una serie di iniziative per ostacolare e rallentare l’iter approvativo, senza che nessuno intervenga. Mi chiedo se il Rup nel seguire l’iter procedimentale, abbia come obiettivo l’interesse pubblico, o se viceversa abbia altre finalità, così come è opportuno chiedersi se la progettazione risponda in modo esauriente alle sollecitazioni del Rup. Chiedo, inoltre, di accertare le responsabilità del ritardo: se imputabile al Rup il dirigente dovrebbe assumere l’istruttoria e adottare i provvedimenti finali. Nel caso in cui, invece, la responsabilità è della progettazione ritengo che l’ente dovrebbe procedere alla risoluzione contrattuale per inadempimento e alla contestuale richiesta di risarcimento. Ad ogni modo occorre fare chiarezza, dire la verità sulla vicenda, lo dobbiamo alle comunità interessate, il rimbalzo di responsabilità non è più accettabile”.
Marta Furnari