Confartigianato: 200 le imprese edili che hanno chiuso nella provincia di Enna

Per la Confartigianato, quello della provincia di Enna, è un territorio ridotto alla fame perché centinaia di imprese, in particolare quelle artigiane, sono a rischio di fallimento. Ad essere maggiormente colpite dalla crisi sono le imprese edili. Secondo i dati in possesso della Confartigianato, sono 200 le imprese edili che hanno chiuso i battenti nella provincia di Enna. La crisi del comparto dell’edilizia, per il suo ruolo determinante, si ripercuote pesantemente sull’intero sistema economico provinciale. A lanciare il segnale d’allarme è il segretario regionale della Confartigianato, Salvatore Puglisi: “Quella che stiamo attraversando nella nostra provincia ormai da diversi anni, e’ una situazione di estrema gravità. Ormai da anni sul nostro territorio non ci sono appalti pubblici di una certa entità, l’economia è totalmente allo stallo”. A complicare la vita alle imprese ci si mettono pure gli enti locali contro i quali punta il dito Puglisi: “I ritardi degli enti locali nei pagamenti di contro non aiutano; infatti, non pagano le imprese e queste ultime, che hanno eseguito lavori o hanno fornito servizi non possono pagare neanche gli oneri previdenziali e assicurativi ritrovandosi senza liquidità e con grosse problematiche legate al fisco”. Come se piovesse sul bagnato perché, se non versano i contributi all’Inail ed all’Inps, le imprese non possono ottenere il documento unico di regolarità contributiva (durc). Senza il durc le imprese non possono partecipare alle gare d’appalto. Commenta Puglisi con amarezza: “In pratica è come il cane che si morde la coda”. Tra le conseguenze negative di questo stato di affanno in cui rischiano di soccombere le imprese, Puglisi segnala la diffusione dell’abusivismo. Non potendo sostenere le spese per mantenere in vita le loro imprese, molti piccoli imprenditori ed artigiani chiudono formalmente le loro imprese, ma per poter campare continuano a lavorare in nero praticando prezzi fortemente concorrenziali. Le imprese regolari non riescono a sostenere la concorrenza delle imprese illegali e vanno fuori mercato. A subire le conseguenze di questo stato di cose sono anche i lavoratori di queste imprese, che non garantiscono c le condizioni minime di igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro come prevedono le normative vigenti in materia. Un’altra piaga che affligge le imprese artigiane è la difficoltà di accesso al credito. “In provincia di Enna il denaro costa di più addirittura di altre province siciliane. E’ tutto questo non aiuta il mondo delle imprese locali. E’ necessario che la politica faccia la sua parte per ridare fiato al mondo delle imprese in provincia di Enna”, dichiara Puglisi.

Silvano Privitera