Enna. “Bomba” da Nicosia sul passaggio del personale da Sicilia Ambiente all’ATO rifiuti

Messa in mora del sindaco di Nicosia, Sergio Malfitano, all’ATO rifiuti ennese a non prendere nessuna iniziativa per l’assunzione in mobilità o distacco del personale di Sicilia Ambiente. Malfitano scrive che nel caso in cui fosse già stato attuato diffida l’ATO a revocare in via di autotutela gli atti adottati e in caso contrario il Comune di Nicosia non intende assumere alcun onere derivante da assunzioni in deroga o in violazione delle disposizioni e si riserva la facoltà di impugnare eventuali atti o disposizioni presso le sedi competenti; dato atto come non sia mai stato deliberato dall’Assemblea dell’ATO di assumere i 428 dipendenti di Sicilia Ambiente, oltre che risulta che la Società Sicilia Ambiente abbia assunto senza seguire nessuna procedura concorsuale o selettiva pubblica, come previsto dalle norme.
Da rilevare che nella seduta di giorno 23 del corrente mese il Consiglio comunale nicosiano aveva approvato una mozione che invita l’ATO e la SRR a gestire il servizio secondo criteri di efficienza, efficacia ed economicità, in particolare, le spese di personale e rispettando le norme dettate per i Comuni in materia di assunzione compresi i vincoli di contenimento della spesa.
Il Sindaco Malfitano fa presente che già a luglio dello scorso anno, in occasione dell’Assemblea dei Sindaci dell’ATO ebbe modo di affermare che “trascinarsi anche nella SRR l’esosa spesa del personale significherebbe cominciare male e, pertanto, bisogna verificare quanto personale serve effettivamente ed attivare gli ammortizzatori sociali per gli esuberi in attesa di partire con altre iniziative. Sicilia Ambiente, quale società in liquidazione, avrebbe dovuto attivare la procedura di mobilità e la collocazione in cassa integrazione in deroga per il personale in esubero”.