Enna. Niente rimpasto in giunta comunale, il predominio della politica

Enna. Mentre la città vive l’immobilismo di alcuni Assessori che già si sentono defenestrati, l’esclusione di Mirello Crisafulli dai candidati alla Camera ed il terremoto che si sta registrando all’interno del Pd con contrapposizioni tra segretaria regionale e nazionale ha messo di lato la possibilità di rimodulare la giunta comunale del capoluogo, che ha già superato i due anni e mezzo di gestione e quindi tutti erano in attesa che questa rimodulazione si verificasse anche perché c’è molta attesa tra i consiglieri comunali ed iscritti al PD ennese di poter essere scelti come assessori per chiudere la legislatura e cercare di fare qualcosa di concreto per la città. Dei sei componenti attuali della giunta, uno solo ha il porto garantito, si tratta di Vittorio Di Gangi, assessore al bilancio e segretario comunale del PD, quindi si dovranno nominare cinque assessori, senza contare che la giunta era monca sul piano numerico perché dopo le dimissioni di Salvo Notararigo, assessore alle politiche sociali, questi non è stato sostituito. Intanto sembra che la rimodulazione della giunta è stata bloccata perché si stanno avvicinando a grandi passi le date delle lezioni nazionali, quindi si è davanti un momento politico importante ed allora c’è bisogno di una certa serenità perché le elezioni hanno un’importanza fondamentale per il PD, quindi si vuole evitare che possano nascere discussioni, mal di pancia, turbolenze all’interno del partito. Il sindaco Garofalo (n.d.r.: molto più attento alle problematiche politiche) sostiene che non si sono posti scadenze ben definite in quanto la scelta deve essere oculata e poi, fatto molto importante, a seguire potrebbero esserci le elezioni provinciali che hanno rilevanza notevole in quanto il PD vuole riprendersi la gestione della Provincia regionale, dopo questa parentesi affidata a Pippo Monaco, deciso a lasciare. Il sindaco ha anche parlato di allargare la base politica della giunta comunale, vale a dire coinvolgere altri partiti, che, in questi due anni e mezzo, hanno dato una mano consistente all’amministrazione, evitando di essere battuta dall’opposizione. La preoccupazione è, e lo ha detto Garofalo nel corso del suo intervento all’apertura della campagna elettorale, che lo scivolamento di quattro –sei mesi per elezioni provinciale potrebbe significare la possibilità di vedere scomparire la provincia di Enna e nel contempo vedere l’assalto all’Università Kore, che è un boccone prelibato, per tutti, anche se si tratta di una università privata, si potrebbe vedere Enna ed il suo territorio diventare periferia di altre province ed ovviamente tutti sono decisi a battersi perché questo non succeda.