Nicosia. Primo Comune dell’ennese nel quale ripartono i cantieri di servizio

Nicosia. E’ il primo Comune dell’ennese nel quale ripartono i cantieri di servizio. Sospiro di sollievo per 27 “ex reddito minimo” nicosiani per i quali il rientro in servizio appariva problematico. Si poneva il problema della copertura finanziaria dalla Regione, che ha disponibili 10 milioni di euro, che però ancora non sono stati formalmente assegnati.
“Devo fare un plauso ai dirigenti Patrizia Mancuso e Giovanni Li Calzi che si sono prodigati – ha spiegato l’assessore ai Servizi sociali Enza Tomasi – per reperire in economia i fondi necessari a garantire le giornate lavorative. La copertura è stata trovata e 27 famiglie in difficoltà economica posso avere un po’ di tranquillità, almeno fino alla fine di aprile”.
Il cantiere nel quale sono impiegati 14 uomini e 12 donne riguarda lavori di pulizia e custodia di edifici pubblici comunali, quali scuole e uffici municipali, manutenzione di strade e aree pubbliche, cura del verde pubblico. I lavoratori svolgono 4 ore al giorno per un totale di 80 ore mensili e garantiscono attività importanti per la fruizione delle aree e degli edifici pubblici.
L’assessore ai Servizi sociali ha già approntato tutta la documentazione che riguarda i cantieri di servizio e le persone che vi sono inserite, tutte prive di altro reddito, con figli a carico e comunque in disagio economico, che proprio per queste condizioni rientravano nella misura del Rmi, poi sostituta dai cantieri. La documentazione deve essere trasmessa all’assessorato regionale al Lavoro entro domani, ma i lavoratori sono già in servizio da ieri, proprio grazie al reperimento delle somme dal Bilancio comunale che ha permesso comunque di far riprendere loro le attività con la copertura delle spese per le posizioni assicurative e contributive. Se la regione finanzierà i cantieri, il Comune coprirà solo la parte a carico, diversamente dovrà garantire l’intero ammontare.