Agira. Castello saraceno (o San Filippo d’Agira)
Aidone. Castello Gresti o di Pietragliata
Assoro. Castello dei Valguarnera
Barrafranca. Castello e torre di Convicino
Calascibetta
— Insediamento rupestre
— Torre castellare normanna
Centuripe
— Castello Corradino
— Castello di Carcaci
Cerami. Castello normanno
Enna
— Castello di Lombardia
— Torre di Federico II
Gagliano Castelferrato. Castello
Leonforte. Tavi castiddazzu
Nicosia. Castello normanno
Nissoria. Torre rurale
Piazza Armerina
— Castello aragonese
–Torre della gatta
— Fortificazione di Piazza Vecchia
— Plati, castello di Anaor
Pietraperzia. Castello Barresi
Regalbuto. Quartiere saraceno
Sperlinga. Castello
Troina. Castello di Ruggero
Le torri di Enna
E il gotico del Barrio Barcellonese, il “Casco Viejo” di Barcellona, con i volumi tagliati da mastri lapicidi di grande talento nella ‘pietre di caldo colore dei massi calcarenitici degli Erei. Cosa ci rimane di questo passato:
L’abside del Duomo
La Chiesa Madre di Enna, dedicata alla Madonna, venne costruita per volere della consorte di Federico d’Aragona, la regina i Eleonora. Della struttura originaria, ad impianto basilicale, gravemente danneggiata da un incendio nel XV sec., rimangono oggi le absidi mutilate dell’ambulacro postabsidale, ma ancora caratterizzate dall’impronta catalana con pilastri polistili, eleganti monofore, finestrelle e marcapiani. Anche il transetto è, all’esterno, quello originario ed in esso si può vedere la bella porta santa anch’essa gotica aragonese, costruita per celebrare un anno santo dedicato dal Papa Eugenio proprio alla ricostruzione del Duomo di Enna.
La Torre di San Tommaso
La Torre di Frate Elia Rachetta
Utilizzata come torre campanaria della Chiesa e del Convento dei Carmelitani, poi trasformato in Ospedale Civico, è tradizionalmente legata al monaco combattente Elia Rachetta, un bizantino ennese che divenne uno dei paladini della lotta agli arabi che invasero l’isola nel IX sec.. La torre, forse costruita proprio sul luogo della residenza dei Rachetta, è in forme gotico catalane, anch’essa con diverse elevazioni e con una pianta quadra resa particolarmente complessa ed interessante da una sorta di torretta angolare a pianta circolare che contiene la scala a chiocciola. La copertura, oggi a tetto, potrebbe essere stata a cuspide conica come in altre torri della città.
La Torre di San Francesco d’Assisi
La Torre di San Giovanni
Sorge sulla fronte di quella che era la Chiesa di San Giovanni Battista, nel centro della città, e doveva esserne una delle porte, secondo un sistema che si ritrova sia nella menzionata San Francesco che nella Matrice, come nelle vicine matrici di Gangi e di Nicosia. Deruta la Chiesa, la torre rimase per molto tempo abbandonata e deturpata e solo negli anni sessanta e settanta venne sottoposta ai primi restauri. Questi restauri videro anche la costruzione di una cupoletta arabo normanna in sostituzione della cuspide conica e maiolicata che la sormontava in origine. Oggi fa parte della sede principale del Municipio, ma versa in brutte condizioni, inoltre, il contesto in cui sorge è stato gravemente danneggiato dalla superfetazione di due piani della sede comunale sulla precedente costruzione della Chiesa.