Bollette TIA 2006. Assocunsumatori: accordo se pur tacito tra Sindaci ed ATO

Enna. Assocunsumatori nel continuare la guerra sulle bollette relative ai rifiuti, in merito alla tariffazione Tia 2006, fa il punto a seguito degli ultimi avvenimenti, che riservano sorprese giornaliere, queste l’ultima considerazione del delegato provinciale Pippo Bruno: “ La mancanza di atti ufficiali da parte dell’ATO EnnaEuno sulla vicenda TIA 2006 e sulla sospensione, di cui si parla sui giornali per il comune capoluogo, è la chiara manifestazione che si vuole far trascorrere il termine dei 60 giorni dalla notifica degli avvisi di pagamento per rendere gli stessi inopponibili. Elementi che ci inducono a questa considerazione sono: la mancata consegna di atti richiesti in forma ufficiale (sospensione per il comune di Enna); la mancata convocazione in forma straordinaria ed urgente dell’assemblea dei soci che potrebbe bloccare l’illegittime richieste TIA 2006. Queste considerazioni scaturiscono dall’analisi degli atti trasmessi dall’ATO ai comuni, in cui gli stessi erano stati invitati al recupero dei mancati pagamenti per gli anni 2004/05/06/07/08; recuperi, nel tempo, non effettuati. Successivamente con nota del 26.3.2012 prot. n. 3220/12/S l’ATO invita ulteriormente i comuni a riscuotere il tributo chiedendo una nota di riscontro entro dieci giorni, trascorso il cui termine avrebbe provveduto ( l’ATO) con l’invio delle cartelle TIA che stanno pervenendo. Da queste considerazioni diventa indiscutibile un accordo se pur tacito tra Sindaci ed ATO nell’emissione delle bollette TIA 2006 che sono l’avanguardia delle bollette 2007 e 2008. Di fronte a tale situazione ai cittadini rimane una sola azione per ribadire l’esigenza del rispetto delle leggi dello Stato e delle sentenze pronunciate dalla giustizia amministrativa. Gli Enti Locali che sin dalla nascita degli ATO hanno determinato la situazione di sfascio a tutti nota, certamente, oggi, non porranno nessun rimedio, scaricando le loro responsabilità sui cittadini, colpevoli forse di aver scelto certa classe dirigente. Anche perché l’ATO ente estinto al 31.12.2012 è un soggetto giuridicamente inesistente che non può stipulare contratti e/o convenzioni, ne assumere personale, ne emettere fatturazioni per i servizi resi. Quindi gli atti che la società in liquidazione sta ponendo in essere si ritiene siano privi di qualsivoglia valenza giuridica. L’Assoconsumatori nella propria azione in difesa dei consumatori è pronta a mettere a disposizione la propria struttura nelle varie realtà locali: Enna, Piazza Armerina, Barrafranca, Pietraperzia, Valguarnera, Leonforte, Assoro, Nicosia, Sperlinga per presentare ricorso alla Commissione Tributaria Provinciale che rimane l’unica ed ultima possibilità dato che i primi avvisi sono stati consegnati ai cittadini in data 15 dicembre 2012, pertanto chiunque vuole presentare ricorso può chiamare il 329-3131303”.

Intanto, oggi dovrebbe esserci la pubblicazione delle direttive sulle “Srr”, nella Gazzetta ufficiale della Regione. Dal momento della pubblicazione i Comuni dovranno avviare le procedure per il passaggio al nuovo sistema di gestione dei rifiuti che, restituendo autonomia agli Enti locali dovrebbe finalmente essere più efficiente ed economico. Con l’entrata in vigore delle Srr gli ed dipendenti della società di gestione, transitati all’Ato rifiuti e quelli dell’Ato Ennaeuno, potrebbero rimanere senza lavoro. Tecnicamente come ha sostenuto il sindaco di Nicosia, Sergio Malfitano, in una nota inviata oltre che alla Regione anche al prefetto ed al presidente della provincia, In diverse assemblee dell’Ato i sindaci dei 20 Comuni ennesi hanno ribadito la necessità di contenere i costi del servizio riducendo quelli per il personale ed hanno dato mandato al Collegio di liquidazione di valutare l’effettivo numero del personale necessario all’espletamento del servizio. Ma il fulcro della questione è che nelle assunzioni l’Ato non ha seguito le modalità che le società a totale o prevalente capitale pubblico devono attuare con concorsi e selezioni. Le disposizioni per gli Enti locali sui divieti e le limitazioni nelle assunzioni di personale, si applicano anche alle società partecipate. “Il Comune di Nicosia, ente sottoposto al Patto di stabilità, oltre a considerare nella propria spesa per il personale anche quella degli organismi partecipati deve anche rispettare diversi vincoli per l’assunzione di personale e tra questi l’obbligo in caso di assunzioni, di non superare il limite del 40% dei rapporti di lavoro cessati nell’anno precedente – fa presente il Sindaco Sergio Malfitano – ma è anche emerso che l’assemblea dei sindaci non ha mai deliberato di assumere i 428 dipendenti di Sicilia Ambiente”. Malfitano ha anche diffidato l’Ato a iniziative di assunzione del personale di Sicilia Ambiente, annunciando l’impugnazione nel caso ciò avvenisse.