Arrestato cittadino romeno autore di furti ad Enna città

Sulic Cosmin Aristotele

Sulic Cosmin Aristotele, nato in Romania nel 1987, residente a Canicattì (AG), è stato tratto in arresto dagli uomini della sezione “reati contro il patrimonio” della Squadra Mobile di Enna – diretti dal Vice Questore Aggiunto dr. Giovanni Cuciti – che nel pomeriggio del 28 febbraio 2013 hanno sottoposto l’indagato alla misura cautelare della custodia in carcere.

Il Sulic, gravato da precedenti per reati contro il patrimonio ed altro, è ritenuto gravemente indiziato del delitto di furto pluriaggravato commesso in abitazione privata di Enna nel febbraio del 2012.

A seguito della commissione del furto, dopo avere acquisito la denuncia da parte delle vittime, scattarono le indagini degli investigatori della Squadra Mobile, potendosi verificare che un telefono cellulare asportato, da subito dopo l’azione delittuosa, venne utilizzato con una scheda telefonica intestata ad un cittadino romeno – resosi nel frattempo irreperibile – che agganciava proprio le celle di Enna prima e di Canicattì dopo.

Effettuato articolato e complesso sviluppo dei tabulati telefonici su tale scheda, veniva individuata l’utenza in uso all’indagato Sulic, il quale, proprio in occasione del furto, faceva registrare la propria presenza ad Enna e, successivamente, a Canicattì.

Svolta una serie di ulteriori verifiche ed accertamenti, il Sulic veniva deferito al Sostituto Procuratore di Enna dr. Marco Di Mauro, che coordina le indagini, il quale avanzava richiesta di applicazione di ordinanza di custodia cautelare in carcere.

Valutati gli incontrovertibili elementi a suo carico, il Tribunale di Caltanissetta emetteva l’ordinanza di custodia in carcere a carico del Sulic, poiché indagato in ordine al delitto di furto pluriaggravato.

L’indagato fa parte di un gruppo di cittadini romeni che aveva posto in essere il colpo in Enna e che si muoveva dalla provincia di Agrigento; a tale gruppo, apparteneva alche altro romeno Moisii Dumitru, tratto in arresto dalla Squadra Mobile lo scorso mese di dicembre 2012, quale autore in concorso dello stesso “colpo”.

Il Sulic, peraltro, è destinatario anche di mandato di arresto europeo dovendo scontare in Romania pena detentiva per reati contro il patrimonio e, per tali motivi, era già stato tratto in arresto ristretto presso il carcere di Agrigento in attesa di essere posto a disposizione delle autorità Romene.