Leonforte. Partono gli interrogatori dei 114 indagati per truffa ai danni delle compagnie assicuratrici

Leonforte. Partiranno dai prossimi giorni gli interrogatori di quanti, tra i 114 indagati per la per truffa ai danni delle compagnie assicuratrici, hanno chiesto di essere interrogati dal Pm. Sono stati ormai notificati a tutti gli indagati e ai loro difensori, gli avvisi di conclusione delle indagini e alcuni difensori hanno chiesto l’interrogatorio dei propri assistiti entro il termine di 20 giorni dalla notifica. Tra gli indagati ci sono medici e 4 avvocati e sarebbero proprio i professionisti ad avere contestata l’accusa di associazione per delinquere finalizzata alla truffa. La Procura di Nicosia che ha coordinato le indagini, dovrà sentire quanti ne hanno fatto richiesta e quindi, procedere con le richieste al gup di rinvio a giudizio o proscioglimento.
I difensori potranno anche avanzare la richiesta di eventuale rito alternativo direttamente dinanzi al giudice, in apertura di processo, oppure scegliere il processo con rito ordinario con il dibattimento. Secondo le accuse gli indagati avrebbero, a vario titolo organizzato falsi incidenti automobilistici, con falsi danni fisici, per truffare le assicurazioni ottenendo risarcimenti per danni fisici ed ai mezzi che in realtà sarebbero stati inesistenti o comunque sarebbero stati “gonfiati”. Alcune ipotesi comunque potrebbero prescriversi prima della fine del processo di primo grado. La Procura di Nicosia aveva ricevuto il fascicolo per competenza dalla Dda di Caltanissetta che aveva scoperto la truffa nell’ambito i una inchiesta su un traffico di stupefacenti.
A Nicosia sono state disposte le indagini che hanno portato a scoprire l’esistenza di quello che sembra un giro organizzato di truffe alle assicurazioni che tra l’altro è risultato estremamente diffuso, considerato che a finire indagate sono state ben 114 persone tre le quali gli insospettabili professionisti che avrebbero avuto un ruolo chiave. Sarebbe stato infatti grazie al rilascio di certificati attestanti danni fisici e lesioni fasulle che poi venivano riscossi i risarcimenti, grazie alle pratiche predisposte ad arte dagli avvocati coinvolti che gestivano documentazione e procedura per il rimborso. L’indagine ha esaminato i sinistri stradali denunciati alle assicurazioni a partire dal 2007 e fino al 2011 e sarebbero state individuate decine di pratiche sospette.