“Albergo diffuso”, ad Aidone lo si progettò nel 2006

L’albergo diffuso sembrerebbe un nuovo modo di concepire l’ospitalità, complementare al turismo tradizionale, che potrebbe rilanciare la fruibilità dei centri storici delle città e dei paesi e pone le basi per nuova occupazione. A parlare in Sicilia di albergo diffuso è un disegno di legge presentato all’Ars dal Movimento Cinque Stelle. Il ddl, primo firmatario il deputato Claudia La Rocca, è una forma di ricettività che punta a dislocare gli alloggi per i turisti nelle abitazioni del centro storico, garantendo a pochi metri da essi la presenza di locali adibiti a spazi comuni per gli ospiti (ricevimento, sale comuni, bar, punto ristoro). In verità di “Albergo Diffuso” per primi, nel 2006 in Sicilia, ne hanno parlato gli aidonesi. Infatti, sindaco Filippo Curia, fu preparato un progetto, finanziato con 3 milioni di euro. Il progetto prevedeva l’acquisto di 12 abitazioni, in pieno centro storico, furono tutte ristrutturate e quindi nelle condizioni di diventare un albergo diffuso, solo che l’amministrazione comunale ha cambiato indirizzo sacrificandolo alle esigenze della collettività aidonese, trasformando l’albergo diffuso in case comunali, che sono state assegnate come alloggi popolari. Si riteneva che l’arrivo della Dea di Morgantina potesse incentivare il turismo e quindi l’albergo diffuso poteva risultare un’iniziativa importante, solo che ad Aidone non c’è stato questo incremento del turismo. I turisti arrivano ad Aidone, magari con difficoltà viarie, visitano il museo e poi velocemente vanno via. Un turismo arrivo e fuggi che penalizza sia Aidone che Piazza Armerina ed il progetto di albergo diffuso, nonostante pensato e realizzato, alcuni anni fa, è finito nel nulla. Anche ad Agira c’è stato un tentativo di albergo diffuso. Si spera che l’iniziativa possa trovare terreno fertile anche perché si potrebbe puntare al patrimonio edilizio dei centri storici per ricavarne degli alloggi per i turisti e l’argine allo spopolamento dei piccoli comuni, spesso lontani dai circuiti turistici tradizionali. La nascita degli alberghi diffusi punta, inoltre, a creare nuove opportunità occupazionali.