Nelle aule dell’ISFAR, i militari della Sezione Investigazioni Scientifiche del Nucleo Investigativo dell’Arma, diretta dal Luogotenente Vincenzo Spinò, coadiuvato dal Maresciallo Capo Pietro Papa e dall’appuntato scelto Vincenzo Laicona, hanno ricostruito una camera da letto, ideale teatro dell’omicidio da parte di uno stalker, di una donna, sul cui corpo – un manichino – sono stati ricostruiti i segni dell’aggressione, il colpo mortale e le tracce biologiche lasciate dall’assassino sulla vittima e nell’ambiente circostante.
La lezione è stata suddivisa in due momenti: una prima parte didattica nella quale i relatori hanno illustrato i diversi ruoli ricoperti da ciascuno nello studio della scena del crimine, ruoli confluenti tutti nella comune finalità della ricostruzione del fatto e nella individuazione dell’assassino: il sostituto procuratore dott. Francesco Rio, ha illustrato il ruolo del pubblico ministero in seguito ad informativa scoperta di delitti violenti; il Maggiore Giovanni Palatini, Comandante del Reparto Operativo dei CC, ha esposto come vengono impiegate le diverse forze dell’Arma, sul duplice piano delle investigazioni scientifiche sul luogo del delitto e delle indagini svolte a tutto tondo per l’identificazione dell’assassino; e’ stato quindi il turno del prof. Malizia, che ha illustrato l’importanza della figura del criminologo nello studio della dinamica del fatto e della scena del crimine, anche di concerto con il lavoro degli investigatori.
Ha poi concluso la parte teorica della lezione il medico legale dott. Cataldo Raffino, che ha avuto il compito di spiegare come il medico legale, uno dei primi soggetti ad intervenire sulla scena del crimine, sia impegnato a stabilire, con la maggiore precisione possibile, la causa della morte, l’orario e le modalità dell’aggressione, sulla base dell’ispezione cadaverica e poi a seguito di esame autoptico.
A questo primo momento illustrativo è quindi seguita la parte pratica, nel corso della quale, i relatori hanno illustrato empiricamente come operano sulla scena del crimine. I militari della S.I.S., con utilizzo della sofisticata strumentazione all’uopo portata presso l’Isfar, hanno mostrato come viene isolata la scienza del crimine, repertati tutti gli elementi ritenuti utili ai fini delle indagini, prelevati ed analizzati i diversi reperti; il prof. Malizia ha commentato come interpretare in chiave criminologica tutti gli indizi e gli elementi ravvisabili nella scena del crimine ed il dott. Raffino, anch’egli mostrando gli strumenti di consuetudine utilizzati, ha mostrato come eseguire l’ispezione cadaverica, come rilevare la temperatura al fine di stabilire l’epoca della morte ed interpretare i diversi segni rinvenuti nel corpo della vittima.