Sicilia/Province: Upi, servono enti area vasta per ridurre costi

”In Sicilia come nel resto dell’Italia e’ necessario intervenire per ridurre i costi della politica, garantendo pero’ i migliori servizi ai cittadini: alla Regione Sicilia che oggi e’ alla ribalta nazionale sull’abolizione delle Province, chiedo di studiare gli esempi virtuosi dove le Province gestiscono deleghe regionali a costi decisamente inferiori”.
Lo ha detto questa mattina il presidente dell’Unione delle Province italiane Antonio Saitta intervendo a Palermo ad una conferenza stampa alla presenza di molti deputati regionali di palazzo dei Normanni e dell’assessore regionale agli Enti locali. ”Se le Unioni dei liberi Comuni cui Crocetta pensa con la riforma siciliana – ha detto ancora Saitta – saranno enti di area vasta per gestire con minore spesa alcune funzioni regionali, come i trasporti, l’acqua, i rifiuti proprio sul modello ad esempio del Piemonte, la strada indicata e’ quella corretta. Il parametro per far nascere le Unioni dei liberi Comuni pero’ non dovra’ essere quello del numero di abitanti, semmai quello delle funzioni da gestire e da garantire alla popolazione”. Per Saitta, ”resta indispensabile avviare il confronto: l’Unione delle Province italiane e’ disponibile”.

Pippo Gianni, deputato del Centro Democratico e componente del gruppo misto all’Assemblea regionale della Sicilia (ars) definisce ”farlocca” e annuncia che boccera’ la legge di riforma delle rpovince che prevede di sostituirle con consorzi di comune, recentemente congelata per altri sei mesi. ”C’e’ il rischio che il ddl province si trasformi in una legge farlocca. Le premesse di questi giorni fanno comprendere che addirittura si usa questa norma per aumentare il numero delle province da 9 a 11, e forse piu”’ scrive Gianni in una nota. ”Chiedo – prosegue – al presidente Rosario Crocetta e al presidente Ars, Giovanni Ardizzone, di far conoscere, nel dettaglio, l’esatto ammontare del risparmio ovvero dell’aumento dei costi per sostenere i liberi consorzi. Ribadisco che la legge 9/86 istituisce le province come gia’ liberi consorzi e trovo assurdo che oggi, invece, non si parli di riduzione di costi per le indennita’ di carica, gettoni di presenza e consigli di amministrazione di societa’ controllate (Ato idrico, Ato rifiuti, Case popolari, Aeroporti)”. Pertanto, Gianni afferma che ”io questa legge la boccero’. Non mi lascero’ trascinare nella demagogia senza avere i conti certi sui costi reali di questa presunta riforma”, conclude il deputato Ars.

Il gruppo Democratici riformisti per la Sicilia con un emendamento al ddl province reintroduce il voto di trascinamento nelle elezioni comunali. Lo comunica una nota dell’assemblea regionale siciliana (Ars). In pratica il voto assegnato ad una lista del consiglio comunale viene attribuito anche al sindaco collegato. Con un altro emendamento il gruppo Drs all’Ars abbassa la soglia di sbarramento per le liste del consiglio comunale dal 5% al 3%. Gli emendamenti portano la firma di tutti i deputati ”Democratici riformisti per la Sicilia” Vullo, Picciolo, Anselmo, Forzese, Savona, Tamajo, Greco e Lo Giudice.

”Ho incontrato il commissario dello Stato, Carmelo Aronica, affrontando formalmente e istituzionalmente il tema della riforma delle Province regionali. Non v’e’ dubbio che nel testo licenziato dal governo Crocetta si debbano modificare alcune previsioni normative, che apparirebbero vieppiu’ uno scoglio giuridico per il vaglio degli uffici di Piazza Camporeale”. Lo afferma Marco Forzese, presidente della I commissione Affari istituzionali dell’Ars e deputato del gruppo ‘Democratici e riformisti per la Sicilia’. ”Mi faro’ carico della presentazione di un mio emendamento di riscrittura della legge – aggiunge – che in linea con la volonta’ politica espressa dal presidente Rosario Crocetta, superi l’attuale forma delle province per giungere, con norma, ad una disciplina degli istituendi liberi consorzi tra Comuni”. ”Ovviamente faremo salva la norma che prevede – conclude Forzese – nelle more della nuova legge da approvare entro quest’anno, il rinvio del turno elettorale di maggio con la nomina dei commissari straordinari. Ringrazio il prefetto Carmelo Aronica per la collaborazione istituzionale inaugurata oggi con la presidenza della commissione Affari Istituzionali dell’Ars”.