Enna. Assolti un geometra dipendente della Provincia ed un imprenditore edile dall’accusa di frode
Enna-Cronaca - 15/03/2013
Enna. Un geometra, dipendente della Provincia regionale, Antonino Abbate, ed un imprenditore edile Salvatore Gagliano di Leonforte, sono stati assolti con formula piena dall’accusa di frode e di avere eseguito dei lavori senza progetto, poi risultato esistente e senza avere la giusta comunicazione al Genio Civile così come vuole la legge. I due avevano diretto ed eseguito dei lavori di ripristino sulla provinciale 40, nei pressi della zona archeologica di Morgantina, in seguito le piogge intense del dicembre 2004 provocarono una frana. A seguito delle tante segnalazioni la Procura aprì un’inchiesta, ipotizzando una frode sui lavori, e quindi ottenendo il rinvio a giudizio dei due responsabili dei lavori. Pure il Pm Angela Anello ha chiesto l’assoluzione per entrambi. Per il giudice Elisabetta Mazza, il reato di frode “non sussiste” e le altre due imputazioni (progetto e comunicazione al Genio Civile) non “costituiscono reato”. Tra l’altro è stato accertato che i lavori di manutenzione non avrebbero potuto evitare i danni, perché provocati da una frana che interessava una vasta zona sopra la strada, ma i lavori furono eseguiti, come ha spiegato il difensore di Gagliano, “a regola d’arte”. Per gli imputati è la fine di un calvario giudiziario, durato quasi 9 anni. La Provincia regionale aveva riconosciuto l’inconsistenza delle accuse, non si è costituita parte civile ed ha deciso di sostenere le spese legali; ed ha rinunciato a ricorrere “all’espediente della prescrizione”, opponendosi a numerosi rinvii. Sono stati anni lunghi e difficili – ha dichiarato Abbate – Non è stato facile lavorare sentendosi addosso l’ombra del sospetto, del pregiudizio, che anche inconsapevolmente deforma le relazioni, muta i rapporti con gli altri, tra colleghi, dirigenti e amministratori”.