Detenzione e spaccio di marijuana. Ricorso al Tribunale del riesame per Carmelo Tirendi di Catenanuova

Presentato dall’avvocato Gabriele Cantaro ricorso al Tribunale del Riesame di Caltanissetta contro la detenzione di Carmelo Tirendi, il diciottenne di Catenanuova, che era stato arrestato assieme al padre Salvatore a febbraio in quanto ritenuto responsabile di detenzione e spaccio di marijuana. Al ragazzo erano stati concessi gli arresti domiciliari. Al momento dell’arresto da parte dei carabinieri del Nucleo Investigativo, diretto dal capitano Michele Cannizzaro, i due si trovavano nella BMW del padre e quando i carabinieri del Nucleo Investigativo del comando provinciale fermarono la macchina, i due si sono allontanati e dallo sportello dal lato viaggiatore è volato un pacco, finito sul greto del fiume, che poi recuperato dai carabinieri consentì di scoprire che conteneva ben due chilogrammi di marijuana. Il padre Salvatore ancora in carcere, nel corso dell’interrogatorio davanti al gip ha difeso il figlio Carmelo, dicendo che lui non c’entrava niente nella detenzione della droga. L’avvocato Gabriele Cantaro del foro di Enna ha fatto ricorso al Tribunale di Libertà, chiedendo la liberazione di Carmelo Tirendi, in quanto non sussiste accusa a carico del ragazzo. I giudici del tribunale nisseno discuteranno di questa richiesta giovedì prossimo per decidere se liberare o meno il giovane Carmelo. I carabinieri, dopo il fermo dei due, effettuarono delle perquisizioni, specie nel kartodromo gestito dalla famiglia Tirendi e furono trovati altri 30 grammi di marijuana nella disponibilità di Tirendi. L’indagine viene coordinata dal pm della Procura della Repubblica di Enna Francesco Rio.