E’ stato l’unico deputato della maggioranza a schierarsi contro il maxi-emendamento di riscrittura presentato dai capigruppo che di fatto sancisce il via libera al nuovo disegno di legge sulle Province. Mario Alloro spiega così la sua posizione “Questa legge è un passo indietro. Avevamo concordato prima qualcosa di diverso, nella stesura originaria non c’era riferimento alla modalità di elezione dei nuovi Consorzi di Comuni. Per quale motivo ipotecare l’elezione di secondo livello in un disegno di legge che rinvia ad una nuova norma da approvare?”. Non va proprio giù ad Alloro la decisione presa dai partiti della maggioranza: “C’è un’ambiguità di fondo: da un lato si vogliono dare nuove competenze ai consorzi, dall’altro invece si svuotano del principio democratico”. Il politico ennese è consigliere provinciale ad Enna, e tiene particolarmente all’elezione di primo grado come “principio democratico”. Ma non demorde. “Non è detto che il nuovo disegno di legge da approvare entro il 31 dicembre includa l’elezione di secondo grado – precisa -. Il mio emendamento ha preso 37 voti, è stato il più votato fra quelli bocciati. Non è passato per poco, significa che c’è una questione aperta”. Alloro d’altro lato non chiude a Crocetta: “Ieri mi ha chiamato, dicendomi che il riferimento all’elezione di secondo grado non era stato messo per poterlo discutere in un secondo momento. Ho molto apprezzato il suo atteggiamento in Aula”. Il governo dunque non chiude al dialogo con chi ha posizioni diverse in merito alla riforma delle Province. Il tema della riforma degli enti intermedi sarà ancora all’ordine nel giorno nei prossimi mesi.
Carlo Passarello LiveSicilia
n.d.r.: Attualmente l’on. Mario Alloro, oltre che segretario provinciale del PD, è capogruppo del PD al Consiglio provinciale della Provinca regionale di Enna