Enna. Chiusa istruttoria su presunto palpeggiamento di un imprenditore a moglie di un suo dipendente

Enna.E’ stata dichiarata chiusa l’istruttoria dibattimentale relativa alla vicenda che vede alla sbarra un imprenditore edile ennese L.G., accusato di violenza sessuale nei confronti di una donna rumena, moglie di un suo dipendente. La prossima udienza, si svolgerà tra due mesi, la parola passerà al pm per la requisitoria, quindi le arringhe di parte civile e difesa e poi la sentenza. In questa vicenda, che si è verificata il 2 aprile 2011 la giovane rumena si sarebbe recata dall’imprenditore per avere pagato lo stipendio del marito e trovatosi in via Castagna dove in quel momento non passava nessuno L.G. avrebbe iniziato a palpeggiarla toccandogli il seno e tra le gambe. In questo processo c’è una testimone, anche lei rumena, che aveva dichiarato di aver sentito, da sotto la finestra di una casa, il marito della presunta vittima dire: “E’ caduto nella trappola e ora deve darmi 15 mila euro per chiudere tutto”, ed ha fatto il nome dell’imprenditore. Ieri però la donna ha rettificato la sua versione, dichiarando di avere sentito una voce femminile che affermava quella versione. La donna ha risposto alle diverse domande del pm della Procura di Enna e dell’avvocato di parte civile, Biagio Scillia, oltre che del difensore dell’imprenditore, l’avvocato Michele Baldi. La testimone è stata messa a confronto con due testi della parte civile, ma il tribunale collegiale, presieduto da Elisabetta Mazza, ha deciso che il confronto è superfluo. L’imprenditore si è sempre dichiarato innocente ed ha respinto ogni addebito e non si riesca a spiegare perché la donna abbia agito in quel modo.

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redazione-vivienna