Operazione “Triskelion”, si chiude l’appello, attesa per le condanne

Presso la Corte di Appello di Caltanissetta si chiuderà questa mattina il processo d’appello Triskelion, con alla sbarra otto imputati condannati in primo grado a pene che vanno da un anno e sei mesi a 14 anni perché responsabili di associazione mafiosa, estorsione e intestazione fittizia di beni.
La Corte d’appello di Caltanissetta, presieduta dal giudice Salvatore Cardinale, dovrà chiarire se veramente davvero il gruppo di Pietraperzia si sarebbe spostato in Lombardia, cercando di importare l’organizzazione e i metodi mafiosi della famiglia di Cosa Nostra ennese. In questo processo ci sono state le deposizioni di diversi pentiti e la requisitoria del pg Ferdinando Asaro, sono state ultimate quasi tutte le arringhe.
Oggi a chiudere sarà l’avvocato Antonio Impellizzeri, che difende due imputati che vengono ritenuti presunti capi dell’organizzazione, Calogero Ferruggia e Giovanni Monachino, che in primo grado sono stati condannati rispettivamente a 14 anni e 7 mesi e a 12 anni e 4 mesi, quindi ci sarà attesa per la sentenza.
In primo grado furono inflitti 9 anni ciascuno a Vincenzo Monachino, Angelo Cacici e Felice Cannata, 6 anni a Giovanni Meo, 4 anni a Francesco Viola; un anno e 6 mesi per intestazione fittizia di beni a Filippo Argento, che è stato assolto dall’imputazione di associazione mafiosa. A difendere gli imputati sono gli avvocati Francesco Occhipinti, Pietro Gorgoglione, Giovanni Palermo, Gaetana Palermo, Angelo Tambè, Danilo Tipo.

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redazione-vivienna