Formazione professionale: FLC Sicilia: Enti continuano a licenziare

“Il finanziamento del prossimo anno formativo attraverso il Piano giovani conferma quanto sostenuto dalla Flc in questi giorni che, senza affidarsi a totem e senza pregiudizi, ha chiesto chiarezza sul percorso che il governo intendeva seguire, visto che sembrava si volesse abbandonare la strada che era stata intrapresa. Apprendiamo adesso invece che non è così e che il percorso resta quello individuato dal precedente governo di concerto con i sindacati e col partenariato sociale e questo è un elemento di chiarezza”: lo dice Giusto Scozzaro, segretario generale della Flc Cgil Sicilia. Sui progetti del governo sul personale, la Flc sottolinea di essere disposta anche a “discutere di mettere i dipendenti in formazione ma senza pensare a ‘indennità dignitose’ ma piuttosto ai salari del contratto collettivo di lavoro, che prevede anche la possibilità della formazione in servizio”. Quanto all’ipotesi di nuovi bandi la Flc mette in guardia il governo: “Si perderebbe del tempo prezioso- dice Scozzaro- e tempo non ce n’è più: occorre invece valutare bene gli strumenti già disponibili recuperando il ritardo colpevole che, nel frattempo si è accumulato per non avere affrontato per tempo i problemi”. La Flc replica poi all’assessore Scilabra, che nei giorni scorsi chiedeva dove fosse stato il sindacato mentre si consumava lo sfascio della formazione professionale: “L’impegno della Flc contro le distorsioni e per la riforma della formazione professionale- dice Scozzaro- risale a ben prima che l’assessore iniziasse la sua attività di rappresentante degli studenti, e lo dimostrano oltre ai documenti sindacali le dichiarazioni a verbale nella Commissione regionale per l’impiego e nelle audizioni all’Ars”. La Flc avverte inoltre del fatto che “gli inviti dell’assessore agli enti gestori affinchè non procedano con i licenziamenti non sembrano avere sortito effetti dal momento che le parti datoriali non hanno accolto le richieste dei sindacati di revoca delle procedure di licenziamento già avviate mentre continuano ad aprirsi ogni giorno nuove procedure”. Ad esempio, il Ciofs ha avviato venerdì scorso la procedura di licenziamento per altri 169 lavoratori, che si aggiungono alle altre migliaia che rischiano il posto.