Gangi, apre le porte tra arte, cultura e gastronomia

“Gangi, Gioiello d’Italia, un viaggio tra arte, cultura ed enogastronomia” è questa la kermesse in programma il prossimo 25 aprile nel borgo più bello d’Italia e unico comune siciliano tra i gioielli d’Italia. L’iniziativa è promossa dall’amministrazione comunale di Gangi e vedrà il borgo delle alte Madonie aprire le porte e il suo cuore pulsante a visitatori e turisti. Nell’alternarsi di vicoli, piazzette e cortili che impreziosiscono il tessuto urbano, con Corso Umberto Primo e Giuseppe Vitale a rappresentare la spina dorsale del centro storico, si potrà andare a spasso, nel dedalo di viuzze che s‘inerpicano sul monte Marone, tra monumenti e sapori tradizionali di una delle cittadine più belle di Sicilia. Per tutta la giornata, dedicata alla Festa delle Liberazione, sarà fruibile, gratuitamente, il polo museale di palazzo Sgadari al cui interno è custodito un tesoro: tra i reperti archeologici provenienti da monte Alburchia, la pinacoteca Gianbecchina, l’eclettico artista di Sambuca di Sicilia che ha voluto donare al comune di Gangi circa 90 opere, il museo delle armi a quello etnoantropologico. O ancora immergersi nel “pueblo urbano” tra chiese e edifici baronali. La Torre dei Ventimiglia a sovrastare l’abitato e l’immenso giacimento culturale qual è la Chiesa Madre dove è custodito il capolavoro dello Zoppo di Gangi il “Giudizio Universale” (tela di 5 metri per 4) un apax, un opera unica per bellezza e maestosità, ma anche le numerose statue lignee, scolpite dal Quattrocchi. Sarà fruibile il settecentesco palazzo Bongiorno con gli affreschi del Fumagalli o ancora su richiesta sarà visitabile la chiesa della Badia e l’antichissimo carcere Borbonico. Unica è anche la cripta dei preti imbalsamati, “A fossa di parrini” al cui interno sono custodite un centinaio di mummie perfettamente conservate alcune anche con una maschera mortuaria in cera. “A pranzo – ha dichiarato il sindaco di Gangi Giuseppe Ferrarello – sarà una ghiotta occasione per degustare, per la prima volta, il menù “Gioielli d’Italia”, un goloso viaggio tra le prelibatezze locali e di stagione che si potrà trovare in tutti i ristoranti associati”. Eccezionale anche nel prezzo che per il suo debutto di potrà trovare a soli 15 euro bevande incluse, mentre per tutto l’anno il prezzo sarà di 20 euro. Un menù composto da antipasto, portata a scelta, fra tagliere di formaggi e salumi locali; verdure di stagione, selvatiche e coltivate e fasciddatu bruschettato con paté di olive o pomodoro secco o lardo; primi piatti da scegliere tra: “tagliarini cu sucu” (tagliatelle fresche senza uovo con sugo di carne mista), pasta con asparagi selvatici o “a pugna ca’ frittella” (pasta corta con fave verdi); pasta “cu maccu“ con finocchietto selvatico e aglio fresco oppure con carciofi e ricotta o ancora pasta con salsa e finocchietto. Secondi piatti, con carni provenienti dagli allevamenti gangitani, carne al sugo con contorno di patate, oppure grigliata mista, o ancora “agniddu o furnu” o “Rinisca u furnu”, per contorno cardi selvatici e verdure di stagione, frutta e dulcis in fundo, i dolci locali: turrunettu, amaretto, cucchia, cannoli o a crema di latte.