Assolta vigilessa di Valguarnera accusata di assenteismo
Enna-Cronaca - 24/04/2013
Valguarnera. Carmela Presti, ex agente di polizia municipale presso il comune di Valguarnera era stata accusata e denunziata per assenteismo, ma la donna è riuscita a documentare la sua presenza in servizio chiamando a testimoniare un ex sindaco ed il tribunale l’ha assolta con formula piena. La sentenza è stata emessa ieri dal giudice monocratico del tribunale di Enna Elisabetta Mazza. Carmela Presti, difesa dall’avvocato Gabriele Cantaro, nel 2007 era stata accusata di avere abbandonato in due occasioni il proprio posto di lavoro senza dare giustificazioni. L’istruttoria dibattimentale ha dimostrato invece il contrario; e che cioè in un ‘occasione la donna non si era allontanata dal posto di lavoro, ma si era recata al Comune a rapporto dall’allora sindaco Pietro Nocilla, che l’aveva chiamata per un chiarimento, in un’altra occasione era andata a evitare un ingorgo per un corteo nuziale in paese. Il processo ha visto sfilare, fra gli altri, lo stesso ex primo cittadino, che in aula ha confermato che c’erano voci di presunte assenze dal luogo di lavoro della vigilessa, ma nel contempo ha confermato che proprio nell’episodio contestato era stata convocata presso il suo ufficio. Riguardo al corteo nuziale, l’avvocato Catanro ha documentato la corrispondenza della data con un matrimonio, nel corso del quale l’auto degli sposini era passata, autorizzata, da una zona a traffico limitato, ma per questo motivo serviva la presenza dei vigili. L’avvocato Cantaro, nel corso della sua arringa, ha sottolineato che la vigilessa, che poi è passata a un altro incarico all’interno del Comune, “in quel periodo aveva fatto il maggior numero di multe, tanto che per la sua abnegazione aveva subito anche delle ritorsioni; per ben due volte qualcuno le ha tagliato le gomme della macchina”. In aula il pm aveva chiesto la condanna a 7 mesi di reclusione, perché un collega della vigilessa aveva sostenuto di averla cercata in più occasioni e non averla trovata, solo che la sua testimonianza non ha trovato riscontri, tanto è vero che il giudice non l’ha presa in considerazione ed ha emesso sentenza di assoluzione con formula piena.