Nuovo Governo

DAGOSPIA. ARRIVA IL PRIMO ‘’GOVERNISSIMO BALNEARE” NEO-DEMOCRISTIANO: NON APPENA VIENE INVENTATA UNA NUOVA LEGGE ELETTORALE SI TORNA SUBITO A VOTARE: A NOVEMBRE?
PD RIDOTTO AL MINIMO SINDACALE (FRANCESCHINI AI RAPPORTI COL PARLAMENTO!), I MINISTERI PESANTI A TECNICI E PDL: ALFANO VICEPREMIER E INTERNO, SACCOMANNI ECONOMIA
VOGLIAMO RIDERE? L’EX SEGRETARIA DI BONAIUTI LORENZIN ALLA SALUTE (MANCO INFERMIERA)! LA CANOISTA PENSIONATA DEL PD JOSEFA IDEM ALLE PARI OPPORTUNITA’!
LA SCELTA MIGLIORE? LA PIDIELLINA NUNZIA DE GIROLAMO, SPOSATA CON BOCCIA, BRACCIO DESTRO DI LETTA JUNIOR, DESTINATA ALLA ZAPPA COME MINISTRO DELL’AGRICOLTURA
ALTRI BANANAS: LUPI INFRASTRUTTURE, QUAGLIARIELLO RIFORME, BERNINI COMUNITARIE
TECNICI: ENRICO GIOVANNINI (ISTAT) AL WELFARE, CANCELLIERI SPOSTATA ALLA GIUSTIZIA
AGLI ESTERI, UN POLITICO CON PEDIGREE DOC, EMMA BONINO, SU ORDINE DI NAPOLITANO

SONO CIRCA 70 I PARLAMENTARI PD CHE NON VOGLIONO VOTARE LA FIDUCIA…

Il presidente incaricato Enrico Letta ”e’ stato l’artefice della nascita di questo governo, io ho assecondato” il suo sforzo. Cosi’ il capo dello Stato Giorgio Napolitano, dopo l’annuncio di Enrico Letta della lista dei ministri.
Napolitano: No a formule, è governo politico *Governo/ Napolitano: No a formule, è governo politico “Formato nella cornice istituzionale e secondo la prassi” Roma, 27 apr. (TMNews) – “Non c’è bisogno di alcuna formula speciale per definire questo governo, la natura di questo governo”. Lo ha detto il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, parlando nel salone alla Vetrata del Quirinale dopo la lettura della lista dei ministri da parte del nuovo premier Enrico letta. Secondo il capo dello Stato “è un governo politico formato nella cornice istituzionale e secondo la prassi della nostra democrazia parlamentare”.

Interni e Vicepremier- Angelino Alfano
Difesa – Mario Mauro
Esteri – Emma Bonino
Giustizia – Anna Maria Cancellieri
Economia – Fabrizio Saccomanni
Riforme istituzionali – Gaetano Quagliariello
Sviluppo – Flavio Zanonato
Infrastrutture – Maurizio Lupi
Poliche Agricole – Nunzia Di Girolamo
Istruzione, Università e ricerca- Maria Chiara Carrozza
Salute – Beatrice Lorenzin
Lavoro e Politiche sociali – Enrico Giovannini
Ambiente – Andrea Orlando
Beni culturali e Turismo- Massimo Brai
Coesione territoriale – Carlo Trigilia
Politiche comunitarie – Anna Maria Bernini
Affari regionali, sport e turismo – Graziano Delrio
Pari opportunità, sport, politiche giovanili – Iosefa Idem
Rapporti con il Parlamento – Dario Franceschini
Integrazione – Cecile Kyenge
Pubblica Amministrazione- Giampiero D’Alia

Kyenge primo ministro colore, pasionaria anti-razzismo: Cecile Kyenge, neo-ministro dell’integrazione e’ portavoce di “Primo Marzo”, un progetto di partecipazione dal basso impegnato nella lotta al razzismo e nella difesa dei diritti umani, formato da una rete di comitati territoriali nato nel 2009. L’iniziativa riunisce italiani, migranti, seconde generazioni: tutti accomunati dal rifiuto del razzismo e della cultura dell’esclusione. L’1 marzo 2010 il movimento ha organizzato una giornata di mobilitazione e sciopero indirizzata a far comprendere “quanto sia determinante l’apporto dei migranti alla tenuta e al funzionamento della nostra societa’ e come sia importante che italiani vecchi e nuovi si impegnino insieme per difendere i diritti fondamentali della persona, combattere il razzismo e superare la contrapposizione tra ‘noi e loro'”. L’associazione tra l’altro chiede l’abrogazione della Bossi-Fini e, in particolare, del nesso tra contratto di lavoro e permesso di soggiorno; rivendica l’applicazione e l’estensione dell’articolo 18 del testo unico sull’immigrazione come tutela per tutti i lavoratori che denunceranno di essere stati costretti all’irregolarita’ del lavoro; l’abrogazione del reato di clandestinita’ e del pacchetto sicurezza; l’abolizione del permesso di soggiorno a punti; la chiusura dei CIE; una regolarizzazione che sia una soluzione reale e rispettosa dei diritti umani e della dignita’ delle persone; il passaggio dal concetto di ‘ius sanguinis’ a quello di ‘ius soli’ per il riconoscimento della cittadinanza e una legge che garantisca l’esercizio della piena cittadinanza a chi nasce e cresce in Italia; una legge organica e adeguata per la tutela dei rifugiati e dei richiedenti asilo.