Caltagirone. La seduta straordinaria e urgente del Consiglio comunale, dedicata alle vertenze dei lavoratori che attendono soldi dal Comune, è stata caratterizzata da aspre polemiche. Prima le testimonianze, accorate e sintomatiche del grave malessere di tante famiglie, dei rappresentanti sindacali e dei lavoratori che, a diverso titolo, attendono le spettanze dal Comune, poi l’intervento del sindaco Nicola Bonanno, che ha parlato della “difficile situazione che l’Amministrazione ha ereditato e delle tante problematiche che essa è stata costretta a fronteggiare”, ma anche dei progetti e delle iniziative “per il rilancio della città”. Sono seguiti gli interventi dei consiglieri, in prevalenza critici verso l’esecutivo. Luca De Caro ne ha stigmatizzato “l’incapacità di dare speranze e prospettive nonostante sia trascorso un anno”, mentre Franco Pace ha paventato “il rischio, a causa del dichiarato dissesto, di perdere gli 8 milioni necessari per colmare il debito con Kalat”. Anche Luigi Failla ha definito “dissennata e purtroppo devastante per la città” la scelta del dissesto. Gemma Marino ha chiesto di prevedere, per le imposte, “agevolazioni o esenzioni per i meno abbienti”. Da Sergio Domenica è partito l’invito “ad andare a casa, se l’Amministrazione non riesce a dare risposte”. Alfredo Scozzarella ha affermato che “l’Amministrazione non può sottrarsi al compito dare input positivi”. Fortunato Parisi ha chiesto “un passo indietro sul dissesto, con il ritiro in autotutela del relativo provvedimento”. Salvatore Raccuglia ha evidenziato “come i patti per il pagamento degli operatori ecologici siano stati disattesi”. Paolo Crispino ha accusato l’Amministrazione di “vuoto e totale assenza, oltre che di scollamento con i bisogni della gente”. Roberto Gravina, pur ritenendo “inevitabile” il dissesto, ha rilevato “le mancate risposte della Giunta su come fronteggiare le emergenze”. Elisa Privitera ha invitato tutti “a evitare strumentalizzazioni e a fare proposte concrete, facendo prevalere il senso di responsabilità”. Andrea Lirosi ha reclamato all’esecutivo “progettualità e capacità di dare risposte, indicando anche una precisa tempistica”. Giovanni Garofalo ha parlato di “città esaperata e allo stremo”.
Dopo una conferenza dei capigruppo, il Consiglio ha, infine approvato all’unanimità un documento con cui impegna l’Amministrazione comunale “a compiere con urgenza tutti gli atti propedeutici alla puntuale elencazione di risorse economiche; a verificare lo stato di attuazione del prestito della Regione per il pagamento dei debiti verso Kalat Ambiente; a valutare, attraverso tutti gli uffici preposti, la possibilità e l’opportunità di revocare il provvedimento del dissesto economico e finanziario, alla luce del D.L. 08/04/2013 n. 35”.