E’ stato praticamente l’ultimo atto dell’ultimo giorno da Guardasigilli di Paola Severino. E’ la firma del decreto ministeriale per la determinazione delle nuove piante organiche del personale amministrativo non dirigenziale degli uffici interessati dalla riforma della geografia giudiziaria. La Severino ha praticamente completato gli atti che permetteranno di chiudere tribunali e sezioni distaccate e accorparli nei tribunali di riferimento. L’ex ministro ha voluto lasciare tutto pronto perché dal 13 settembre i tribunali soppressi dalla legge di riordino possano chiudere i battenti e quelli accorpanti proseguire le attività senza cadere nel caos. Nelle piante organiche di magistrati e dipendenti per quanto riguarda il tribunale e la procura di Enna sono stati aumentati i numeri in vista dell’accorpamento del tribunale e della procura di Nicosia. Per il tribunale di Enna sono previsti un presidente e 18 magistrati giudicanti e con funzioni Gup e Gup, un procuratore capo e ben 8 sostituti procuratore. Un tribunale che assume un ruolo di centralità per tutti i Comuni della Provincia di Enna che tra l’altro tra qualche mese non esisterà più. Non sono ancora state diffuse nel dettaglio le tabelle relative alla pianta organica del personale amministrativo, ma anche questo è stato aumentato per il “Palazzaccio” di Enna.
A questo punto le speranze di salvare il tribunale di Nicosia sono riposte nella decisione della Consulta che il 2 luglio deve pronunciarsi sulla costituzionalità del decreto legislativo che ha ridotto il numero di uffici giudiziari in tutta Italia e sull’altro fronte, in una proroga dell’entrata in vigore della norma che però deve essere proposta e votata dal Parlamento. Intanto l’Oua, Organismo unitario dell’avvocatura, ha confermato una nuova astensione delle udienze per il 29 e il 30 maggio contro “la chiusura irrazionale e incostituzionale” di circa 1.000 uffici giudiziari. “Non ha senso continuare ad accelerare questo processo di smantellamento del sistema – ha dichiarato il presidente nazionale dell’Oua Nicola Marino – con gravi danni per i cittadini, come stanno facendo il Ministero e diversi presidenti di Tribunale”.
Maurizio De Tilla, presidente dell’Anai, l’associazione nazionale avvocati ha sottolineato come i ricorsi alla Corte costituzionale sono ormai ben 14 e che sindaci, avvocati, cittadini, Consigli dell’Ordine, insieme all’Oua, all’Anai e all’Unione dei Fori hanno promosso azioni contro la riforma. Intanto al tribunale di Enna sono già da tempo avviati i lavori di adeguamento necessari ad accorpare Nicosia che riguardano gli uffici che dovranno essere occupati dalla procura che dovrebbe essere “sistemata” in circa 500 metri quadrati, e quelli da riservare ai giudicanti ad al personale amministrativo.