Il centro storico di Troina rappresenta un’eredità materiale degradata

Troina. Secondo la legge della regione siciliana n. 70 del 1976, il centro storico di Troina, come i centri storici degli altri comuni dell’isola, sono definiti “beni culturali, sociali, ed economici da salvaguardare e recuperare mediante interventi di risanamento conservativo”. Sono passati 37 anni da allora, ma ad oggi il centro storico rappresenta un’eredità materiale degradata piuttosto che costituire un patrimonio urbanistico, culturale e sociale da salvaguardare. Tra la fine degli anni ’80 e l’inizio degli anni ‘90, il comune di Troina stipulò una convenzione con la facoltà di architettura dell’università di Firenze per elaborare un piano di recupero del centro storico. Il piano fu elaborato e consegnato dalla facoltà di architettura di Firenze al comune di Troina qualche anno dopo. Da allora non si è saputo più nulla. L’argomento riemerge alla vigilia di ogni elezione comunale per inabissarsi subito dopo. E così non si è mai andati al di là delle enunciazioni di generiche buone intenzioni di recuperare il centro storico. Viene da pensare che la cosiddetta mano pubblica, nonostante le buone intenzioni, non riesca ad avviare alcun processo di recupero del centro storico, ma assista impotente alla sua degradazione ed al suo spopolamento. L’abbandono del centro storico da parte della popolazione residente si è accompagnato con altre due tendenze che si sono manifestate in questi ultimi 40 anni: la diminuzione della popolazione residente e l’espansione urbana con la costruzione di nuovi grandi quartieri. Oggi il paese si ritrova con 9628 abitanti ed un patrimonio edilizio in grado di accoglierne 22000. In questi condizioni non è facile proporre una difesa del patrimonio edilizio del centro storico in progressivo ed inarrestabile abbandono. Più che trasformare le vecchie case del centro storico per renderle più rispondenti alle esigenze attuali, i troinesi hanno preferito costruire nuove case nelle aree di espansione previste dagli strumenti urbanistici e nelle campagne. Quartieri come san Procopio, Santa Lucia, Scalforio, la parte di san Basilio a monte della via Umberto e persino la zona alta del Borgo si stanno spopolando al punto tale da rendere arduo il mantenimento di un minimo di vita sociale. Alcuni di questi quartieri, che sono di difficile o impossibile accesso alle automobili anche di piccole dimensioni, rimangono tagliati fuori della vita urbana, che si è spostata in alcuni quartieri di nuova costruzione. Restituire ruolo economico, popolazione attiva, accessibilità e centralità al centro storico di Troina è un problema di difficile soluzione o, come pensano in molti, irresolubile.
Silvano Privitera