Protestano a Piazza Armerina i venditori ambulanti

Piazza Armerina. “L’amministrazione rimane sorda alle lamentele degli operatori e dei cittadini sullo svolgimento della fiera annuale presso l’area ex Siace” lo dice Salvatore Cimino locale rappresentante dell’Associazione nazionale venditori ambulanti appartenente a Confesercenti. A Piazza Armerina ogni anno a maggio e a settembre si svolgono 2 fiere annuali. Da alcuni anni il sito delle fiere non viene più allestito nel centro cittadino, come avveniva da tempo immemorabile, ma fuori dal centro urbano presso l’area ex Siace di contrada Bellia. Gli operatori commerciali e con essi la comunità piazzese non ha mai accettato questo trasferimento che ha fatto registrare un calo di guadagni conseguente al calo di presenze da parte degli avventori, da ultimo molti degli operatori commerciali hanno anche deciso di saltare i 2 appuntamenti proprio perché per molti non rappresenta più una copiosa fonte di guadagno come prima. La celebrazione della fiera che avverrà nel corso dei primi 3 giorni dell’ultima settimana di maggio (27, 28 e 29) ancora una volta sta suscitando il malcontento dei rappresentanti sindacali.
«Sia gli operatori a posto fisso che gli ambulanti – dice Cimino – hanno più volte in questi anni esposto la situazione agonizzante delle 2 fiere ma nessuno ci ha ascoltato. Parlo anche degli operatori a posto fisso perché quando la fiera era allestita in centro anche per loro questa celebrazione rappresentava maggiori occasioni di guadagno. Senza tenere conto che le fiere da sempre sono state motivo ed opportunità di scelta e di risparmio, ma soprattutto motivo di svago e socializzazione, specialmente per quella fascia di cittadini che non hanno molte occasioni per uscire dalle mura domestiche, se non per la solita routine quotidiana. A queste persone è stato tolto anche questo diritto».
Cimino prosegue: «Inoltre l’area presenta parecchie problematiche sotto l’aspetto della sicurezza e dal punto di vista igienico sanitario. Tra l’altro il 26 maggio, giorno precedente l’inizio della fiera presso la stessa area si celebrerà la fiera zootecnica con ulteriori rischi per la salute in quanto dopo la celebrazione della stessa occorrono 3 giorni di disinfestazione».
Il sindacalista conclude: «Gli operatori commerciali si augurano che la prossima amministrazione comunale, che verrà eletta a giugno, qualunque essa sia, possa finalmente essere disponibile al dialogo cambiando il sito delle 2 fiere annuali già con la celebrazione della prossima, quella di settembre».
Marta Furnari