Troina. Raduno di 500 Ramara per il pellegrinaggio votivo in onore di San Silvestro

Troina. Oggi pomeriggio il rullo del tamburo chiamerà a raccolta i circa 500 Ramara che si ritroveranno questa sera nello spiazzale antistante la chiesa di san Silvestro da dove alle 21.30 partiranno alla volta dei boschi sui Nebrodi per il loro pellegrinaggio votivo in onore di san Silvestro, monaco basiliano, patrono e cittadino di Troina. “Civis et patronus” è l’appellativo che accompagna il nome di san Silvestro. L’Anghira di Faccilonga, sui Nebrodi nel territorio del comune di San Fratello, è il luogo dove i Ramara, dopo aver percorso una trentina di km a piedi, vanno a toccare i ramoscelli di alloro per rendere omaggio al santo patrono di Troina per il quale nutrono una sincera e profonda devozione. L’alloro è l’albero sacro a san Silvestro. Quest’arbusto era sacro ad Apollo, una delle molte divinità del pantheon degli antichi greci. Le fonti storiche parlano di un tempio ad Apollonia, l’antico nome di San Fratello, dove i pastori e allevatori di un paio di millenni fa andavano in pellegrinaggio per chiedere ad Apollo di proteggere i loro armenti e le loro greggi. Nella prima meta del III millennio a. C. nel territorio di Troina si erano insediati gruppi di coloni greci provenienti da Creta. L’esperienza del pellegrinaggio, del viaggio, dei Ramara è carica di elementi simbolici, che lo rendono attraente e faticoso nelle stesso tempo.
Silvano Privitera