Valguarnera. Cittadinanza onoraria a stranieri nati in Italia

Ai ragazzi stranieri nati in Italia da genitori stranieri e residenti a Valguarnera sarà conferita la cittadinanza onoraria. Lo ha deciso con atto unanime il consiglio comunale su proposta della Giunta Leanza, che tiene in particolare conto del significativo aumento della popolazione straniera residente in paese nell’ultimo periodo. Il provvedimento sarà formalizzato con una cerimonia all’inizio del nuovo anno scolastico. Il conferimento che è un atto puramente simbolico, intende sposare in pieno la proposta avanzata da poco, dalla neo ministra all’integrazione Cecile Kienge sulla “Ius soli”. La motivazione principale addotta dalla Giunta comunale e votata dal consiglio mira al fatto che: “ il riconoscimento della cittadinanza a questi giovani possa agevolare un reale percorso di integrazione ove sacro è il principio che le diversità culturali e religiose siano una risorsa utile al dialogo, al confronto e all’integrazione” Ciononostante parlare di integrazione oggi appare sempre un anacronismo; un termine superato dalla storia che poteva andare bene cinquant’anni fa ma non oggi. Ma il problema in Italia esiste eccome. Queste comunque, le reazioni in seno al consiglio comunale: Il consigliere Speranza plaude all’iniziativa e invita l’amministrazione ad individuare un’area dove piantare degli alberi per ogni bambino nato; Di Blasi si augura che questa iniziativa non si limiti solo all’ambito locale ma si estenda a tutto il territorio nazionale. Per Il sindaco Leanza che prende spunto dall’art. 3 della Costituzione “il tema dell’integrazione dei cittadini stranieri in Italia è una delle sfide più impegnative da affrontare ed è un impegno sul quale si gioca il futuro del nostro Paese, noi nel nostro piccolo abbiamo gettato le basi per una Italia migliore. I ragazzi stranieri nati in Italia e cresciuti nei nostri nidi, nelle nostre scuole, nelle nostre associazioni sportive, hanno il diritto di essere considerati a tutti gli effetti cittadini italiani e questo è un impegno civile sul quale si gioca il futuro stesso della nostra società”.