Il tema del viaggio mi ha sempre affascinato, così l’altro giorno, come ogni mattina, percorrendo la strada che mi porta in Ufficio, mi sono trovato fra le mani un CD del 1998 di Pat Metheny intitolato “Passaggio per il Paradiso” un disco che non sentivo da tanti anni.
Così mi è venuta la curiosità di conoscere un film che mi era sfuggito e che poi ho trovato. Non avevo all’inizio compreso il motivo per cui il regista Antonio Baiocco ha affidato al grande chitarrista americano Pat Metheny la musica del suo film. Un soundtrack raffinato dove prevalgono atmosfere soft, venate da influssi new age e suggestioni da impressionismo musicale francese, arricchiti da virtuosismi strumentali che solo Pat riesce a comporre.
Assistiamo dunque ad un inconsueto road movie basato sull’amicizia, fra una vecchietta e un cinico detective, e che vede due solitudini, divise da quasi mezzo secolo di vita, incontrarsi sullo sfondo della riviera adriatica e di li a pochi giorni ritrovarsi in una esperienza sorprendentemente ricca di emozioni.
Lei, un’ anziana signora italo-americana, fuggita da un ospizio alla ricerca della casa dove visse nell’infanzia ed in attesa di essere interdetta dai familiari, facendo autostop incontra Renato, investigatore privato, uomo solitario che a causa del proprio mestiere spesso è in giro.
L’incontro per via del carattere infantile della donna appare all’inizio pieno d’incomprensioni, tuttavia Renato(Tcheky Kary) acconsente ad accompagnare Marta (Julie Harris) alla ricerca della sua antica dimora. che segnò così profondamente la sua adolescenza in Italia. Così si ritrova proiettato in un mondo dai contorni incerti, fatto di silenzi e di rumori insoliti, quelli della natura, ai quali non era più abituato.
Fuori dalla routine quotidiana Marta gli svelerà un presentimento, un sogno che si trasformerà in poetica realtà.
IL film dai colori tenui ed autunnali, girato tra Pesaro e Urbino, è una delicata storia d’amore raccontata come una favola, che si scontra con una realtà cruda e cinica.
Beppe Manno