Amministrative Piazza Armerina. Filippo Miroddi

Piazza Armerina. Il socialista Filippo Miroddi, apprezzato medico pischiatra, con il 24.74 per cento dei voti ottiene la pole position, in questa prima tornata elettorale lasciandosi alle spalle gli altri sei concorrenti alla poltrona di sindaco della città dei mosaici. Miroddi, a capo di una lista civica ma fondamentalmente di centro, sostenuta da Patto per la Città , UDC, e Lista Miroddi Sindaco, dovrà contendersi la guida della città di Piazza Armerina con il rappresentante del centrodestra, Maurizio Prestifilippo. Un risultato ottenuto, non così scontato, in un contesto politico locale controverso, che ha visto tre aree della sinistra in campo, con l’inevitabile frammentazione dei consensi e con l’incognita del Movimento Cinque Stelle.

Dottore Miroddi come giudica questo risultato?

” Straordinario e significativo. Mi spiego. La città ha preferito il dialogo allo scontro e il programma alle ingiurie. I cittadini sono stanchi non vogliono più sentirne di beghe politiche e sopratutto di ripicche personali, vogliono essere ascoltati per sentirsi parte della stessa grande famiglia. Oggi desiderano che ritorni ad essere la Città al centro dell’azione politica e non più i politici, che da attori principali dovranno rassegnarsi a svolgere un ruolo al servizio dei cittadini”.

Sarà forse che il vostro programma ha convinto di più?

“Ritengo che i cittadini che hanno preferito me hanno anche giudicato sostanzialmente credibile il mio programma che si basa su delle direttrici chiare convergenti su un obbiettivo primario. Rendere la Città capofila territoriale di un modello di turismo culturale capace di distinguersi nel panorama delle offerte turistiche siciliane. Occorrerà migliorare l’accoglienza in termini di verde pubblico, di viabilità interna e di valorizzazione dell’artigianato locale. Se le casse del comune lo consentiranno intenderò proporre, mutuando una iniziativa del Consiglio provinciale, un regolamento che destini somme per la nascita di nuove attività imprenditoriali giovanili. Ho anche più volte ribadito in campagna elettorale che valuterò il mio operato entro 24 mesi. Qualora non riuscissi a mettere a frutto quanto promesso sono disposto a mettermi da parte. Accetto la sfida convinto che la squadra dei possibili assessori lavorerà con lo stesso mio impegno e con la stessa mia passione civile”.

Qualche indiscrezione sulla sua squadra di assessori qualora riuscisse a vincere il ballottaggio?

E’ troppo presto. Il lavoro, tra la gente ricomincia e dobbiamo ancora pedalare. L’unica certezza è garantire la presenza di genere.