Enna. Giovane di Agira accusato di aggressione sessuale a universitaria

J.C. , 20 anni di Agira, viene accusato di un’aggressione a sfondo sessuale, avvenuta nel mese di aprile ad Enna bassa, subito dopo catturato dagli agenti della squadra Mobile, i quali, assieme agli agenti della Volanti, attraverso la descrizione della ragazza importunata, lo hanno rintracciato ed arrestato. La squadra Mobile, diretta dal vice questore Giovanni Cuciti, ha potuto accertare che non c’è alcun collegamento con altri due episodi di aggressione sessuali,che si sono verificati sempre ad Enna bassa nella zona dell’Università. C.J., dunque, è stato protagonista solo di un’aggressione sessuale ai danni di una studentessa universitaria, che è stata palpeggiata in maniera violenta in via delle Olimpiadi. Le due precedenti aggressioni sessuali, verificatisi in zona, rimangono ad opera di ignoti. Le vittime di queste due aggressioni non hanno avuto la possibilità di descrivere l’aggressore, hanno potuto dire solo che era giovane e che aveva la pelle scura, pochi elementi per tirare fuori un identikit, che consentirebbe agli agenti della Mobile di poter lavorare con certezze, mentre viene escluso categoricamente che il ragazzo di Agira potesse essere l’autore di una delle due aggressioni. D’altra parte lo stesso dirigente della Mobile lo aveva escluso al momento dell’arresto del ragazzo, attraverso la descrizione somatica. Gli agenti hanno fatto anche delle foto, ma le ragazze non lo hanno identificato come possibile aggressore. La dinamica delle aggressioni a sfondo sessuale, avvenute ad ottobre, potrebbe essere la stessa, ma si tratta soltanto di casualità, di un gesto usuale nelle aggressioni di tipo sessuale. Tra l’altro c’è da dire che quella di aprile è stata un’aggressione in pieno giorno per cui l’aggredita lo ha visto in faccia, ha visto la macchina, un Suv di colore grigio, ha letto la targa, insomma tanti elementi hanno concorso ad identificarlo, per cui gli agenti hanno potuto operare con elementi certi, ed infatti la cattura è avvenuta dopo meno di un’ora dall’aggressione, visto che tra l’altro J.C. si è fatto vedere in piazza Prefettura, a qualche centinaia di metri dalla Questura con la conseguenza di venire bloccato sia dagli agenti della Mobile che da quelli della sezione Volanti. Il ragazzo si è dichiarato innocente, difeso dall’avvocato Maria Greco, ed al PM Marco Di Lauro ha fornito delle spiegazioni.