Elezioni amministrative forti i contrasti PD-Megafono a Leonforte e Piazza Armerina
Leonforte - 15/06/2013
Enna. Soltanto due i sindaci confermati, quello di Cerami, Michele Pitronaci, ma era una vittoria sicura data l’inconsistenza degli avversari, e Aldo Biondi, sindaco di Catenanuova , sostenuto dalla coalizione PD-Udc che ha ottenuto la riconferma. Negli altri sei comuni dove si è votato in provincia di Enna ci sono state delle sorprese e nei due comuni elettoralmente più forti si è evidenziata la incompatibilità politica tra Partito Democratico e Megafono, nonostante le assicurazioni del presidente Crocetta. Il Partito Democratico ha perso il comune di Piazza Armerina per il “gioco sporco di Crocetta” dice lo sconfitto Nigrelli (n.d.r.: la solita ancestrale politica del PD ennese). Gli armerini hanno bocciato l’amministrazione di Carmelo Nigrelli ed hanno preferito scegliere l’ex sindaco Maurizio Prestifilippo, rappresentante del centrodestra, e Filippo Miroddi di area socialista. Tra loro le differenze sono minime per cui il ballottaggio sarà un’autentica guerra e bisognerà vedere con chi si schiereranno i candidati battuti, specie il gruppo di Carmelo Nigrelli che potrebbe decidere il successo di uno e dell’altro candidato, ma c’è da ricordare che nella scorsa legislatura, Prestifilippo battuto invitò i suoi a votare Nigrelli. A Leonforte il gruppo dei dissociati del Partito Democratico, che sono confluiti nel Megafono di Crocetta, ha portato al successo Francesco Sinatra. Qui i contrasti sono stati più netti tra i due gruppi. I due avversari più agguerriti sono stati Francesco Romano e Salvatore Conoscenti. La differenza tra i tre un centinaio di voti. A Calascibetta ritorna al successo il centro sinistra (n.d.r.: grande ammucchiata), Carmelo Cucci, ha prevalso sull’uscente Piero Capizzi e su Salvatore Cucci, su quets’ultimo per una manciata di voti. L’accoppiata Pd ed una parte dell’Udc, oltre ad una lista civica si è rivelata vincente e così Calascibetta dopo due legislature, si trova ad avere un amministrazione di centrosinistra. A Gagliano ha vinto il medico neurologo Salvatore Zappulla, che, una volta vinto, ha voluto precisare, che si trova in discontinuità con l’amministrazione precedente, a significare che Gagliano ha bisogno di una scossa propositiva per cercare di crescere perché sino ad ora poco o niente si è fatto. Assoro perde l’unico sindaco, che era rimasto con il Partito dei Siciliani di Lombardo, in piena crisi in provincia di Enna visto che è letteralmente e totalmente scomparso. Ad essere eletto è stato Giuseppe Bertini, sostenuto da una coalizione di centro sinistra, formata da PD, Psi e Udc, con in lista anche esponenti del centro-destra. Chiude Troina, dove l’uscente Costantino è stato battuto, arrivando addirittura terzo, ad essere eletto è stato Fabio Venezia, sostenuto da una colazione di centro sinistra. Sostanzialmente il centro destra ha perduto tre comuni, mentre il Partito Democratico ne ha perduto uno, il più grande, Piazza Armerina. L’onorevole Mario Alloro ha voluto commentare il risultato di queste elezioni,soprattutto la perdita di Piazza Armerina, addossando la colpa ai crocettiani, dimenticando però che come segretario provinciale ha sempre osteggiato la lista Crocetta, addirittura dopo l’elezione a deputato all’ARS non si è dimesso dal consiglio provinciale per non fare subentrare un esponente vicino al Presidente Crocetta. Per quanto riguarda il comune di Leonforte, viene pagato lo scotto di una spaccatura locale tutta interna al centrosinistra e determinatasi nell’ambito dell’amministrazione uscente.
Intanto sul fronte politico la neo corrente siciliana “Nuovo Corso PD” fa presente: “va sciolto il nodo dei rapporti con Il Megafono. Si deve prendere atto che alle recenti elezioni amministrative esso si è configurato come un partito del tutto autonomo, spesso in contrapposizione al Pd e come tale deve essere considerato”.