Sette le donne nel Consiglio comunale xibetano

Calascibetta. Qualcuno l’ha detestata, ma per molte donne è stata una manna dal cielo. Stiamo parlando della doppia preferenza di genere, la nuova legge elettorale, introdotta un paio di mesi fa, che, in alcuni casi, ha permesso al gentil sesso di conquistare un bel gruzzolo di suffragi. Sfruttando l’apparentamento uomo-donna, la quota rosa presente all’interno dei luoghi di comando della politica si è decisamente alzata. Una legge che permetterà anche di responsabilizzare le donne e i giovani nella gestione della cosa pubblica, di dare spazio alle loro idee “fresche”, ma anche di svecchiare i consessi civici, quello che da tempo avviene nelle avanzate democrazie del nord Europa. A Calascibetta su 15 consiglieri comunali, sette saranno donne, di cui cinque siederanno tra i banchi della maggioranza. Una quota rosa che si avvicina al 50 per cento. Nella precedente legislatura invece le donne erano inizialmente tre, poi a seguito delle dimissioni di un consigliere è subentrata la quarta. Le neo elette Laura Marsala e Maria Rita Speciale, la prima siederà tra i banchi dell’opposizione, la seconda in quelli della maggioranza, sono state rispettivamente le più votate dopo Maria Piera Buscemi rimasta fuori dal Palazzo di città poiché la sua lista è giunta quarta. “Secondo il mio pensiero questa legge ha consentito ugual possibilità sia alle donne che agli uomini”, fa presente Laura, che aggiunge: “Quello che importa maggiormente è la preparazione della donna, inoltre non dovrà mancare l’impegno per il proprio paese. Come minoranza lavoreremo al fine di portare avanti proposte a favore dell’occupazione giovanile”. Non si nasconde invece dietro un dito Maria Rita Speciale nel dire che: “Sicuramente questa legge ha avvantaggiato il gentil sesso, ma il voto di genere non può sminuire le qualità che hanno molte donne”. Intanto martedì 25 giugno alle 20 si terrà la prima seduta consiliare dell’era Carmelo Cucci. Giuramento dei nuovi consiglieri; elezione del presidente e del vice presidente del Consesso civico, questi i punti all’ordine del giorno. Sia i componenti dell’Udc, sia quelli del movimento “Progetto civico xibetano” sono alle prese con la scelta del vice sindaco. Un nodo non ancora sciolto, entrambi vorrebbero la vicesindacatura. E mentre i politici appena eletti sono impegnati nel balletto delle poltrone, da indiscrezioni si è saputo che, visto i mancati trasferimenti da parte della Regione Siciliana, le casse del Comune xibetano sarebbero quasi all’asciutto.
Francesco Librizzi