Un’emozionatissima presidente dell’Archeoclub, la giovane Alessandra Mirabella, racconta come quest’esperienza di laboratorio teatrale, nato per dare una disciplina e una formazione più attoriale a quanti animano la manifestazione estiva “Morgantina rivive”, che quest’anno giunge alla sua nona edizione, sia quasi sfuggito alle originarie intenzioni, dando vita ad una vera e propria compagnia teatrale, in cui un numero considerevole di giovani, adulti e pensionati talentuosi si cimentano in tutti gli ambiti della rappresentazione, dalla recitazione al canto, dalla regia alla sartoria. Il laboratorio di sartoria che ha curato i tutti questi anni l’allestimento di “Morgantina rivive” ha dato forma e vita anche ai costumi di questa commedia. L’entusiasmo e l’emozione di tutti gli attori, in scena e dietro la scena, è palpabile e il pubblico lo intercetta apprezzando e sottolineando con lunghi applausi i passaggi più significativi, siano gli sketch esilaranti o i momenti di pura tragedia, i cantati e, naturalmente, le esibizioni di tango.
Calogero Matina, agrigentino, cuoco, insegnante di cucina, storico della cucina antica, sceneggiatore e uomo dalle mille risorse, è il deus ex machina di tutto l’evento, che ha dimostrato grandi capacità nel leggere e far emergere da ciascuno il talento, più o meno nascosto, e nel trasmettere la capacità comunicare emozioni; e stato collaborato in tutte le fasi da Sara Minincleri che, con efficiente pazienza, coordina questo gruppo estremamente eterogeneo. L’Archeoclub, con questo evento vince la scommessa più importante quella di coinvolgere attivamente, come attore o spettatore, una popolazione che, altrimenti, sembra dormire beatamente il sonno dell’indifferenza.
Franca Ciantia
Il backstage di Storia di tango e cannella
http://www.youtube.com/watch?v=omHu6cIxFgA