Ersu, Il Megafono le “suona” a chi l’attacca, “certe logiche non sono le nostre”

Gli attacchi a mezzo stampa che continuano a colpire la professionalità del direttore dell’E.R.S.U. inducono questo Coordinamento a prendere posizione sulle questioni sollevate. Va premesso, innanzitutto, che il direttore dell’E.R.S.U. non è né un esponente, né un simpatizzante né, per quel che è dato sapere, un elettore del movimento “il Megafono”. Tale pacifica considerazione dovrebbe minare anche l’astratta credibilità delle accuse di parzialità che vengono rivolte alla sua azione. Gli attacchi vengono da chi dovrebbe essere a conoscenza dell’estraneità del direttore Caltagirone al Megafono. Ne dovrebbero essere a conoscenza “i Giovani Democratici che, per bocca del segretario cittadino Liborio Tirrito”, hanno tuonato contro il dott. Caltagirone il qaule, a seguito di una delibera del consiglio di amministrazione, ha affidato il servizio di ersubus alla ditta già aggiudicatrice, ma non hanno “aperto bocca” quando, in un inarrestabile impeto di rinnovamento della classe dirigente – quel rinnovamento che dovrebbero impersonare anche solo per ragioni anagrafiche – il P.D. ennese ha elevato a coordinatore provinciale l’ex sen. Crisafulli, ormai ex per le note vicende nazionali ! E non fa nulla se hanno qualche problema con il diritto e con l’aritmetica (gli indizi che fanno una prova sono tre e non due ! ) perchè con i giovani promettenti bisogna usare pazienza.

Ancor più consapevole dell’estraneità del dott. Caltagirone alla vicenda politica del Megafono dovrebbe essere il consigliere di amministrazione dell’E.R.S.U., ing. Liborio Cozzo che, per esperienze personali e familiari, dovrebbe conoscere assai bene il peso che il P.D., e non il Megafono, ha in molte istituzioni pubbliche. Gli dovrebbe essere stato di giovamento alla comprensione della questione l’essere stato collaboratore per più di due anni della società AcquaEnna, gestore del servizio idrico integrato della provincia di Enna, e l’essere in atto dottorando di ricerca, responsabile esecutivo di un laboratorio e cultore di una materia presso l’Università Kore. Ove gli fosse residuato ancora qualche dubbio, avrebbe potuto farselo chiarire dalla sorella Claudia, già assessore comunale P.D., ed oggi presidente del nucleo di valutazione del Comune di Enna nominata dal Sindaco P.D. Garofalo, senza alcuna selezione (neanche quella elettorale delle ultime comunali che l’ha vista “non eletta” nella lista del P.D.). Piuttosto sarebbe opportuno accertare la permanenza in capo all’ing. Cozzo dei requisiti per rivestire la carica di consigliere dell’E.R.S.U., considerato che il triennio di durata del dottorato è scaduto da più di un anno e che la legge prevede la decadenza dalla carica alla perdita dei requisiti. Sarebbe anche opportuno sapere quale nome di legale era stato proposto dall’ing. Cozzo nella seduta in cui sarebbero state compiute “scelte opache”. Siamo certi che l’ing. Cozzo rassicurerà con un pronto intervento sulla stampa gli studenti che con tanta passione rappresenta e tutta la cittadinanza, su cui grava l’onere finanziario della sua partecipazione ai consigli dell’E.R.S.U. (carica remunerata con un gettone di presenza di circa 400 euro a seduta, quasi l’800 % del gettone dei consiglieri comunali) della permanenza dei requisiti per svolgere le funzioni di consigliere dell’E.R.S.U. e della trasparenza e della mancanza di interessi nella nomina che aveva proposto in seno al consiglio dell’E.R.S.U..
Peraltro, la nomina contestata è stata poi rinunciata dalla destinataria, colpevole di essere un esponente del Megafono, il cui corrispettivo, per un intero giudizio in Corte d’appello, era pari a circa cinque gettoni di presenza dell’ing. Cozzo. Dunque, la questione non è politica non avendo il Megafono mai chiesto o auspicato nomine o affidamenti né al dott. Caltagirone né a chicchessia.

Se dovessero sorgere dubbi sulla legittimità delle scelte, suggeriamo ai bombardieri del direttore dell’Ersu di rivolgersi all’unico organo deputato alla tutela della legalità che non è l’on.le Alloro, noto alfiere di battaglie legalitarie, come auspicato dai Giovani Democratici, ma la Magistratura che interverrà con la tempestività e l’efficacia di sempre. Ma poiché la questione, oltre a non essere politica, non è neanche giuridica, ci chiediamo cosa ci sia dietro gli “attacchi” diretti al dott. Caltagirone dalla sua stessa parte politica ? Come supposto sulla stampa on line, c’è un nesso con lo “sfratto” che l’Università Kore ha intimato all’E.R.S.U. ? Ci sono aspettative di interessi economici circa la futura sistemazione degli uffici dell’E.R.S.U. ? C’è un dirigente che vuole fare l’interesse dell’Ente prima che quello di qualcuno ?
Il Comitato del Megafono è, potremmo dire per definizione, dalla parte della legalità e della trasparenza e, lungi dal farsi intimorire da improvvisati speculatori, vigilerà sui prossimi accadimenti e denuncerà in sede politica e giudiziaria ogni azione che non dovesse avere i crismi della legalità.

“Il Megafono”

Comunicato Stampa

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redazione-vivienna