Ma tutti coloro gli ruotino intorno: il filosofo materialista Cherea (che guiderà la congiura contro l’imperatore ma gli riconosce la capacità di far scaturire dalla poesia l’azione), il fragile e innamorato poeta Scipione, la devota e sacrificata sposa Cesonia, le due guardie amazzoniche; non fanno che accrescere il divario fra ciò che egli si crede di essere e ciò che è realmente: un uomo fatto di vuoto, di nulla, che da quando ha deciso di essere logico e di fare “i conti dello Stato” (questo gli è stato insensibilmente chiesto al suo rientro a Palazzo dopo la morte dell’amata Drusilla) non si sente più vivo quando non uccide perché i vivi non bastano a riempire l’universo.
E quando afferma affranto “Sono animato da una passione troppo forte per la vita” costringe inevitabilmente a pensare a quanto egli abbia messo in pericolo il concetto stesso di normalità e di passiva accettazione delle regole. Non è un caso che Cherea ne motivi la necessaria morte con queste parole “Non si può più permettere l’insinuarsi della follia nella realtà, in un attimo”. La follia di Caligola induce a riflettere su forme di malessere assolutamente contemporanee: il senso della libertà e il confine della dignità umana , il rischio dell’omologazione sociale appartengono a coloro, che andando oltre la propria epoca, come Caligola, hanno tentato di superarne i limiti o le imposizioni.
Lo spettacolo Caligola e’ tratto dall’opera teatrale di Albert Camus e dal testo di Svetonio e conta su un cast quasi tutto al femminile : Cinzia Maccagnano è Caligola, in doppio con la figura della sorella/amante Drusilla, interpretata da Valentina Capone; Roberta Rossignoli è Scipione; Sebastiano Tringali è il senatore e filosofo; Luna Marongiu è Cesonia,sposa dell’imperatore; infine, Carlotta Bruni e Rosa Merlino sono due le guardie amazzoni. Regia e drammaturgia sono di Aurelio Gatti.
Lo spettacolo prodotto da MDA Produzioni Danza, ha debuttato al Teatro Antico di Morgantina, il 3i luglio, all’interno della nona rassegna “Teatri di pietra Sicilia”, ideata da Capua Antica Festival e diretta da Aurelio Gatti, promossa quest’anno, direttamente dai Comuni coinvolti con il sostegno dall’Associazione Teatri di Pietra Sicilia e Capua Antica Festival, in collaborazione con numerosi enti e organismi culturali come la Fondazione Whitaker, il FAI di Agrigento e il Polo Museale Pepoli di Trapani.
Le repliche: giovedì 1 agosto sull’isola di Mothia a Malsala, venerdì 2 agosto al Tempio di Hera a Selinunte, sabato 3 agosto nell’area archeologica di Cattolica Eraclea e domenica 4 nell’area archeologica di Vassallaggi a San Cataldo, Caltanissetta.
Livia D’Alotto
Photo Maria Catalano