Marino ha spiegato perché non è possibile effettuare queste variazioni, il passaggio dall’Ato alle Srr deve essere di tutti i comuni che vi facevano parte senza dismissione di qualcuna, come è capitato per Piazza Armerina. Tra l’altro si vogliono evitare altri intoppi nella formazione della Srr e un cambio di statuto da determinare con i consigli comunali significherebbe ritardare la formazione di almeno tre-quattro mesi; ci sarebbero difficoltà notevoli per il personale perché tutti quelli del Comune di Piazza Armerina dovrebbero rientrare nel Comune di appartenenza con difficoltà di carattere burocratico e anche economico. L’assemblea dei sindaci avrebbe dovuto decidere entro il 31 luglio, ma dopo la decisione del comune di Piazza Armerina e quindi le disposizioni dell’assessorato regionale all’Energia hanno fatto perdere del tempo, quindi è probabile che l’assemblea dei sindaci possa essere convocata la prossima settimana per approvare lo statuto delle nuove società.