Leonforte. Grest “Uniti contro il nulla”

Leonforte. Domenica sera sullo slargo adiacente la chiesa del Salvatore si è chiusa la stagione 2013 del Grest. Un centinaio di ragazzini in maglietta rossa ha educato alla gioia duecento bambini, scalmanati e urlanti. Il motto di quest’anno è stato “uniti contro il nulla”. Gli animatori hanno riletto la favola bella del bambino che leggendo ridà nuova vita a un mondo destinato a perire sotto la cappa mortifera dell’apatia e della rinuncia. “Ciascuno cresce solo se sognato” diceva Danilo Dolci. Parole semplici e necessarie che ci dicono quanto importante sia far parte del sogno di una intera comunità, pronta a fare perché il sogno si realizzi. E i bambini hanno sognato di giustizia, equità, memoria e rispetto. E i bambini ci hanno detto che in crisi è una società che non sogna più. In crisi è una società che si è ripiegata sui soldi, sulla mancanza di prospettive, sulla corruzione legittimata e perseguita. Loro, i bambini, lo sanno che chi non sogna più non ha più futuro. La festa di chiusura ha anche premiato un animatore speciale. Più “grande” e più logorroico degli altri: padre Santo Basilotta. Padre Santo fra una celia e un ricordo ha elencato 20 anni di Grest parrocchiale. Venti anni di magliette colorate con su scritto parole d’amore e di fiducia verso un mondo possibile. Padre Santo a settembre ritornerà a essere Santino a Nicosia, sua città natale che ora lo pretende di nuovo per se. “ Ogni fine preannuncia un nuovo inizio” ha salmodiato quel “parrino” che si diverte a raccontare il paradiso attraverso le parole di una vecchina che usa dire:” paradiso si dice da noi, ma in taliano è padarisu”. A presto padre Santo.

Gabriella Grasso