Leonforte: L’isola Plurale

Leonforte. Sul terrazzo della villa Bonsignore venerdì sera si è tenuto un incontro su quella che Sciascia definì la “lamentite” tutta siciliana e che gli astanti hanno ribattezzato la paesanite, tutta siciliana pure quella. Gaetano Algozzino cultore del sapere locale, ha sfogliato gli strati sclerotizzati dell’enfatica solitudine che da noi si enfatizza fino a farsi farsa e qualche volta pure tragedia. Ogni occasione è buona per esasperare i toni del discorrere fino a farli tracimare in un accumulo di parole ridondanti e fini a se stesse. Il paesano sia esso colto oppure grezzo sa come ridurre al silenzio chi, non essendo del luogo, non capisce dove si voglia arrivare…. al nulla mio caro amico si arriverà. A quel nulla che paralizza il pensiero e pure l’azione. Sarà questo il vero morbo meridionale? Fino a quella variante perversa che è la mafia “che si nutre di tenebra e però è incapace di sopravvivere senza le luci del palcoscenico” Bufalino.
Gabriella Grasso