Nella discussione si inseriscono anche due ex Consiglieri provinciali (anche se come redazione condicidiamo in toto quanto dichiarato dall’ex Presidente del Consiglio, Massimo Greco), queste le loro dichiarazioni:
(news correlata: Enna. Abolizione piccoli comuni: prima se ne parla meglio sarà per tutti)
Salvo La Porta: Crocetta persevera con i suoi capricciosi ghiribizzi.
Sulla nuova boutade del Governo Regionale, che attraverso un disegno di legge ipotizza la soppressione dei comuni al di sotto dei cinquemila abitanti, è intervenuto Salvo La Porta, già sindaco di Leonforte e consigliere provinciale: “ Ritengo che questo disegno di legge sia la perniciosa prosecuzione del provvedimento che abolisce le province per dare vita a non meglio specificati liberi consorzi. Il nostro territorio, le cui dilaniate spoglie rischiano di essere definitivamente divorate da fameliche realtà più potenti della nostra, patirebbe la soppresione di ben cinque comuni che, oltre alla loro scomparsa, costituirebbero una violazione all’essenza stessa di quegli altri comuni ai quali potrebbero forzosamente essere accorpati. Calascibetta, Cerami, Gagliano Castelferrato, Nissoria e Sperlinga diverrebbero praticamente “frazioni” di comuni più grandi senza neppure avere la possibilità di esprimere o meno il gradimento nè degli uni né degli altri. Si tratta evidentemente di un ulteriore spot, che soddisfa la narcisistica voglia di apparire del Governo, al quale qualcuno dovrebbe ricordare per esempio che Reggio Calabria non si trova in Sicilia e che non può costituire un unicum con Messina nella logica delle città metropolitane. Un capriccioso ghiribizzo, appunto! Non è la prima volta che ventiliamo l’ipotesi di una soppressione delle regioni o quanto meno, visti i risultati, la rinunzia allo statuto speciale della Sicilia e il conseguente allineamento alle regioni ordinarie”.
Abolizione Comuni: «Crocetta cancella a colpi di spugna la nostra storia».
Queste la parole del Presidente della IX Commissione U.R.P.S., Dott. Giuseppe Regalbuto, alla notizia del disegno di legge del Presidente Crocetta.
«Secondo il ddl in questione, non saranno solo le Province a scomparire per dare vita ai Liberi Consorzi di Comuni» spiega Regalbuto «il rischio incombe anche per i piccoli comuni, quelli al di sotto dei cinquemila abitanti».
In Provincia di Enna sono a rischio, dunque, Calascibetta, Cerami, Gagliano, Nissoria e Sperlinga.
Questi Comuni secondo il disegno di legge del Presidente Crocetta, dovrebbero essere accorpati ai Comuni che si trovano vicino. Quindi Calascibetta a Enna, Cerami a Troina, Gagliano a Agira o Troina, Nissoria a Leonforte e Sperlinga a Nicosia.
«La realizzazione di questo progetto» continua Regalbuto «violerebbe la nostra Carta Costituzionale: quello di Crocetta è un vero e proprio attacco alle nostre radici e all’intero sistema istituzionale su cui si basa la nostra Regione.
Con l’abolizione delle Province prima e l’accorpamento dei Comuni sotto i cinquemila abitanti adesso, Crocetta e la sua Giunta continuano il loro percorso contro la democrazia e verso un clima di dittatura, dove i cittadini sono costretti soltanto a subire, senza poter mai esprimere la loro opinione tramite il voto.
Ricordo che il Governo Crocetta costa sei volte di più rispetto alla Regione Lombardia, eppure i famigerati tagli hanno colpito e continueranno, ahimè, a colpire sempre e soltanto i più deboli, i meno fortunati, per l’appunto i più piccoli.
Così, finora, sono stati tagliati i contributi alle associazioni dei ciechi e dei sordi, mortificando la dignità di questi uomini e donne, le cui associazioni sono state uguagliate alle altre.
I tagli hanno colpito, anche e soprattutto, gli operai dei cantieri di servizio, che già riuscivano a mala pena a sopravvivere (e che Crocetta non pensa minimamente di riconoscere come gli altri precari), e i forestali, uomini impegnati a salvaguardare l’ambiente a costo pure della loro vita (due sono stati i morti nel 2012 a causa di incendi), ai quali sono state diminuite le giornate.
Continuano, invece, ad essere pagati profumatamente gli esterni all’amministrazione, i quali costano alla Regione ben un milione l’anno.
Il Governo Crocetta, dunque, ad oggi non ha fatto altro che umiliare ed avvilire le fasce più deboli. Ora vuole addirittura abolire i piccoli comuni per far “ingrassare” i grossi.
A questo punto, mi chiedo se Crocetta intende pure accorpare le piccole Chiese, i piccoli condomini, le persone basse di statura?
Le famiglie con un solo figlio vanno forse accorpate alle più grandi? E le botteghe ai grossi supermercati?
Con l’amaro in bocca personalmente non mi resta altro che continuare a combattere affinché questo scempio non avvenga, per non rinunciare mai a quelli che sono i valori propri della nostra terra».