Paventata chiusura della Grinplast di Villarosa, preoccupazione per 29 lavoratori

Villarosa. Non c’è pace per i 29 lavoratori della Grinplast per i quali dopo le ferie ferragostane torna stamani l’incertezza sul loro futuro. E’ una vertenza occupazionale che da mesi assilla il sindaco Franco Costanza che «facendo proprie le legittime preoccupazioni dei lavoratori» ha richiesto all’amministratore unico della società, Salvatore Cascone, e ai soci del Cda un incontro urgente per discutere in merito alle «determinazioni sul futuro della stessa società». Nella lettera, inviata per conoscenza anche al presidente della Regione Crocetta, all’assessore regionale alle Attività produttive Vangheri, al Prefetto e alle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil, Costanza evidenzia che con nota del 19 agosto scorso, le organizzazioni sindacali. hanno chiesto alla «società chiarimenti in merito alle spettanze economiche dei lavoratori ed un incontro per avere delucidazioni sul piano industriale, attesa la prossima scadenza della Cigo» (cassa integrazione guadagni ordinaria). Una richiesta che ha avuto, invece, per tutta risposta, la trasmissione di una nota dell’amministratore della società con la quale convoca «l’assemblea straordinaria dei soci per il 2 settembre, con all’ordine del giorno, tra l’altro, eventuale proposta di messa in liquidazione della società».
«La paventata chiusura dello stabilimento – scrive Costanza – che rappresenta uno dei più importanti centri d’impiego del territorio, genera una situazione di grande allarme sociale in un contesto ambientale dove la crisi economica e la disoccupazione è a livelli preoccupanti. Si ritiene utile, perciò, l’apertura al dialogo tra tutte le parti coinvolte al fine di chiarire ed esaminare congiuntamente la situazione e trovare le possibili soluzioni per scongiurare disastrose conseguenze».
Una lettera, dunque, inviata anche alle massime autorità politiche regionali e al prefetto «perché vengano rese edotte della problematica d’interesse generale e possano intervenire per evitare che anche questa azienda chiuda l’attività». Quella della Grinplast è una crisi che non convince i sindacati, ma soprattutto non convince i lavoratori che già a maggio scorso avevano lanciato l’allarme perchè vedevano al centro dell’attenzione proprio il loro stabilimento che, insieme a quello di Vittoria, Pozzallo e Gela, fa capo appunto al ragusano Salvatore Cascone. Se a maggio scorso si parlava del pericolo di 12 posti di lavoro oggi si paventa addirittura la liquidazione della società.
«Se l’azienda – denunciarono allora i lavoratori – non avesse spostato parte di ciò che si realizzava da noi a Pozzallo, oggi non avremmo tutti questi problemi».
Per questo non erano disponibili a pagare una crisi che non era loro e chiedevano il ritorno a Villarosa delle produzioni trasferite altrove. Secondo la Grinplast invece le cause della crisi, come si legge in nota di alcuni mesi fa, sono dovute in sintesi: a una forte riduzione di richiesta di ciò che l’azienda produce; ad un elevatissimo costo delle materie prime; a problemi di riscossione del credito per ritardo e insolvenze; all’altissimo aumento di tutti i costi ed in particolare quello finanziario e quello energetico. Inoltre, sul fronte della competitività, alla pessima qualità dei servizi, primo fra tutti quello relativo alla somministrazione di energia elettrica e al costo del trasporto per raggiungere clienti del Nord e del resto d’Europa.
Giacomo Lisacchi