Enna: L’idea di costruire un autodromo attorno alle mitiche rive del lago

Ritornano le gare automobilistiche a Enna con il Premio Pergusa. L’evento è stato accolto dagli appassionati e dagli operatori turistici con entusiasmo e con rinnovata fiducia per il rilancio del circuito ennese che in passato ha ospitato anche la formula uno. Le gare in programma, nell’ambiente automobilistico sportivo sono state definite di grande interesse tecnico-agonistico.

L’idea di costruire un autodromo attorno alle mitiche rive del lago, a cavallo della seconda guerra mondiale, fu portata avanti dai dirigenti dell’Automobile Club, poi caldeggiata dal Sindaco della città Paolo Savoca. L’architetto Roberto Calandra, a seguito dell’incarico ricevuto dal Comune, approntò il progetto dell’impianto sportivo. Era il 1949. I reduci di guerra disoccupati chiedevano un lavoro, anche se precario.

enna-PERGUSA-1950

Dalla Regione Siciliana furono finanziati i cosiddetti “Cantieri scuola”. Centinaia gli operai impiegati negli scavi per la costruzione della pista. Dalle cave della zona furono estratte migliaia di metri cubi di pietrame e pietrisco che servirono per il sottofondo stradale. Tra sospensioni e riprese, i lavori si protrassero per quasi tutti gli anni Cinquanta. Grande impulso al completamento del circuito fu dato dal sindaco Paolo Lo Manto, già presidente dell’Aci ennese, succeduto a Paolo Savoca nel 1952. Alla fine del ‘57 l’anello fu terminato, mancava solo la bitumatura. Intervenne l’Amministrazione Provinciale che si fece carico del completamento. L’inaugurazione dell’autodromo, con la disputa dell’VIII Gran Premio Pergusa, avvenne il 30 marzo del 1958. Le cronache del tempo registrarono la presenza di circa 35 mila spettatori. La tribuna e i box furono allestiti con tubi Innocenti nella parte opposta a quelli attuali. Nelle curve, lungo il margine interno dell’asfalto furono sistemate le balle di fieno, mentre nel lato interno “faceva da guard-rail” il canneto e le acque che lambivano la pista. Nella seconda metà degli anni sessanta il lago si alzò di livello tanto che invase il circuito impedendo, per qualche anno, lo svolgimento delle gare. Il problema fu affrontato e risolto con la costruzione di un canale sfiatatore. Fino agli anni novanta fu un crescendo di gare nazionali ed internazionali sempre più prestigiose, con la partecipazione dei più grandi piloti. Erano anni di grande entusiasmo per le competizioni che si svolgevano nel nostro autodromo. Speaker d’eccezione, tra i tanti, sono stati Enzo Tortora, Puccio Corona e Mario Poltronieri. Giornalisti della Rai e dei maggiori quotidiani e riviste dello sport hanno raccontato i Gran Premi e le avvincenti dispute sportive tra i piloti. Tra i radiocronisti spiccava la figura di Mario Vannini, giornalista Rai del Gazzettino di Sicilia, uno dei capiscuola del giornalismo sportivo.

Salvatore Presti

nella foto (1950): i lavori per la costruzione della pista

video: Enna balcone della Sicilia e Pergusa 1936

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redazione-vivienna