Si lavora a Catenanuova per i cantieri di servizio anche per gli ex RMI, esclusi sinora dalla normativa

Catenanuova. Dalla Regione, cantieri di lavoro si, cantieri di lavoro no e gli eccessivi costi consigliano di non dare corso a questa tipologia di occupazione (tutto a carico della regione siciliana) affidandosi piuttosto a cantieri di servizio, con una limitazione degli interventi e indirizzati a quelle comunità non impegnate con i cantieri dell’ex RMI. Una occasione sfumata, ma che resta prioritaria per l’amministrazione del sindaco Biondi, che intende rifare il look della cittadina. Il neo assessore con delega alla progettazione, Rosario Castiglione (nella foto), aveva approntato un piano d’interventi sul territorio, cioè rifare la pavimentazione del cimitero comunale, delle vie Duilio, S.Croce, Piave, via della Repubblica, Orazio Passalacqua fino a Piazza Europa, con relativi marciapiedi, via del Parlamento fino a Piazza Europa, marciapiedi di via Centuripe, via Venezia e da Corso Sicilia a via Padova, i marciapiedi di via Berlinguer, ripavimentazione strade e Piazza Mercato Vecchio, riqualificazione di piazza Fratelli Rosselli. In attesa, dunque di istituzione dei cantieri di lavoro, per Catenanuova, poche speranze, ma la partita è ancora da giocare, anche sugli istituendi cantieri di servizio, perché nell’oggetto dei cantieri si legge “che tutti i comuni dell’isola, a esclusione dei comuni che sono già fruitori del Reddito minimo d’inserimento ai sensi della legge regionale 19 maggio 2005 n. 5, possono ottenere finanziamenti per la istituzione e gestione diretta di cantieri di servizio a favore dei soggetti disoccupati o inoccupati che hanno presentato al Centro per l’Impiego, competente per territorio, la dichiarazione di disponibilità”. “La nostra deputazione regionale-ha chiarito Rosario Castiglione- si sta impegnando per una deroga a queste limitazioni che penalizzano la nostra provincia e qualche risposta sta arrivando, dando speranze alle fasce più deboli per poter affrontare le problematiche sociali con maggior serenità”.
Carmelo di Marco