Gagliano. Convegno sul 70° anniversario dello sbarco degli alleati

Gagliano. Nel 70° anniversario dello sbarco in Sicilia delle truppe alleate anglo-canadesi-statunitensi, si è voluto ricordare lo scempio di quei giorni del lontano 1943 in un convegno organizzato dagli studiosi di storia locale, Rosa Di Bella e Pietro Paolo Poidimani, patrocinato dal comune di Gagliano. Tanti gli interventi della serata da parte dei rappresentanti dell’associazionismo culturale, ma anche di sindaci e assessori provenienti da vari comuni e dall’onorevole Maria Greco. Tutti concordi sulla ripugnanza della guerra e sull’importanza della memoria per non ripetere gli errori del passato. Per il comune di Gagliano erano presenti il sindaco Salvatore Zappulla e gli assessori Agata Vasta e Aldo Di Cataldo. “Chi vuole cancellare i comuni, vuole cancellare la storia”, hanno detto sia il sindaco Zappulla che l’onorevole Maria Greco.
Nel 1943 Gagliano fu colpita duramente. Momenti terribili, da qualcuno ricordati con le lacrime agli occhi. Minuziosa la ricostruzione di Rosa Di Bella, studiosa di storia locale. Nei pressi del fiume Salso Cimarosa era un pullulare di accampamenti militari. I contadini si affrettavano a nascondere il loro raccolto. La chiesa di San Pietro, la Rocca e le grotte erano pieni di gente. I tedeschi requisivano asini e muli. Dopo l’attacco ad Agira, l’esercito si spostò a Gagliano e Troina. La Rocca fu martellata dai proiettili, ma non fu scalfita. Vicino la chiesa Santa Lucia una signora faceva il forno e per sbaglio le fiamme salirono in alto, venendo scambiate per minaccia. Il bombardamento non si fece attendere. Lì morirono decine di persone. Anche la parrocchia Santa Maria delle Grazie, gioiello dell’architettura rinascimentale, fu bombardata il 3 luglio 1943 alle ore 14. Per un’ora e mezza si sollevò polvere. Era stata costruita dopo la battaglia di Lepanto e aperta al culto nel 1575. Fu dedicata alla Madonna delle Grazie perché fu lei a far vincere la guerra santa contro le flotte musulmane. Primo parroco di quella chiesa fu don Rocco Catania. Da quell’attacco si salvarono solamente il tabernacolo d’argento e le statue del Sacro Cuore e della Madonna del Rosario, perché asportate dalla chiesa prima dell’attacco. Si è anche ricordato un eroe di quei tempi di cui non è rimasta memoria tra i gaglianesi: Antonino Tropi, che salvaguardò Gagliano dall’attacco tedesco nei quartieri attorno al castello, minacciati di bombardamento. Nel 1996 la parrocchia fu rimessa a nuovo. Il geologo Agostino Pappalardo ha infine mostrato delle carte topografiche risalenti al 1941, nelle quali venivano evidenziati in rosso i fronti di avanzamento dei tedeschi, a dimostrazione di quanto bene conoscessero la morfologia dei nostri territori.
Valentina La Ferrera