La vigilia della fiera di settembre a Piazza Armerina rischia di farsi incandescente

Enna. Il responsabile provinciale di Confcommercio – Imprese per l’Italia della provincia di Enna Mario Termine, ha infatti indirizzato una comunicazione urgente al Sindaco Filippo Miroddi, all’Assessore delle Attività Produttive Luigi Bascetta, al Responsabile del Servizio Attività Produttive Paolo Gabrieli e per conoscenza al Prefetto di Enna Clara Minerva, all’Assessore Regionale delle Attività Produttive Linda Vancheri, al Dirigente Generale dell’Assessorato Regionale Alessandro Ferrara, al Segretario Generale del Comune di Piazza Armerina Carolina Ferro, al Presidente del Consiglio comunale di Piazza Armerina Gianfilippo La Mattina e al Presidente della IV^ Commissione consiliare Concetto Arancio nella quale vengono sottolineate le anomalie procedurali che porteranno allo svolgimento della Fiera di Settembre nel centro di Piazza Armerina.
Il Sindaco Miroddi ha predisposto il trasferimento della fiera attraverso l’ordinanza sindacale n. 61 del 7 agosto 2013 che presenta, secondo quanto rilevato dal Responsabile di Confcommercio Enna, evidenti lacune e un complessivo travisamento della Legge Regionale 18/95, che disciplina il commercio su Aree Pubbliche in Sicilia.
«Anzitutto appare inopportuno l’utilizzo di un’ordinanza per operare un trasferimento che era già programmato da tempo dall’Amministrazione comunale – sostiene Mario Termine – ci saremmo aspettati, quale conseguenza logica di quanto stabilito nel corso di una riunione, alla quale abbiamo partecipato, voluta dall’Assessore Bascetta lo scorso 9 luglio, che l’Amministrazione comunale avviasse le procedure di trasferimento previste dalla legge. Invece il Sindaco di Piazza Armerina ha inteso stravolgere le regole ricorrendo allo strumento dell’ordinanza sindacale, strettamente finalizzata a prevenire ed eliminare gravi pericoli che minacciano l’incolumità dei cittadini, ignorando che nel caso in cui il Sindaco possa fronteggiare una situazione con rimedi di carattere corrente nell’esercizio ordinario dei suoi poteri, non può emettere ordinanze contingibili e urgenti».
L’analisi critica dell’atto consumato dall’Amministrazione comunale di Piazza Armerina continua: «A prescindere dunque dall’inopportunità di emettere ordinanza per operare il trasferimento di una fiera, la stessa appare gravemente carente nelle motivazioni e nella sua strutturazione – sottolinea Mario Termine – La legge stabilisce, inequivocabilmente, che la competenza per l’istituzione, il funzionamento, il trasferimento, la soppressione e lo spostamento di fiere e mercati appartiene esclusivamente al Consiglio comunale e non al Sindaco».
«Inoltre l’ordinanza a firma del Sindaco Miroddi contiene una serie di anomalie che compromettono l’integrità amministrativa dell’atto – rimarca il Responsabile provinciale di Confcommercio – Non si intravede alcuno dei pareri obbligatori previsti dall’ordinamento in ordine alla viabilità e alla sicurezza delle aree coinvolte; la planimetria allegata con la tracciatura dei posteggi doveva essere approvata preventivamente dal Consiglio comunale e comunque non si comprende quali criteri siano stati adottati per la dislocazione dei posteggi; non sono indicati gli orari di svolgimento della fiera; non sono stati revocati gli atti con cui era stata indicata la precedente area fieristica».
«Il Sindaco, anche se spinto dalla volontà condivisibile di riportare la Fiera di Settembre nel centro della Città di Piazza Armerina, non può disattendere la legge e consumare atti che non siano supportati dalle normative vigenti – conclude Mario Termine – Ed è per chiedere il pieno rispetto delle regole che abbiamo voluto mettere in evidenza l’atto di forza consumato inopportunamente dall’amministrazione comunale di Piazza Armerina affinché si preservarvi la legalità degli atti amministrativi, si garantisca il rispetto delle normative vigenti e si impediscano travisamenti e abusi».