Big Bang ad Enna rappresentata dai consiglieri comunali La Porta, Gargaglione e Di Pietro

“In Italia c’è una forte esigenza di un radicale cambiamento”. Lo dice Davide Faraone, deputato del Pd. “In Sicilia questo bisogno è sentito ancora più forte. E’ per questo che la presenza del Ministro Delrio rappresenta un importante segnale per tutta la Sicilia. Sono certo che gli incontri in programma con il Ministro saranno una preziosa occasione per tracciare la linea del cambiamento. Inizia un lungo viaggio, inizia il congresso per cambiare il Partito Democratico, per cambiare la Sicilia e l’Italia con Matteo Renzi.
Questa in sintesi il contenuto dell’incontro tematico organizzato ieri sera da Big Bang Catania a cui hanno partecipato i consiglieri comunali ennesi La Porta, Gargaglione e Di Pietro e a margine del quale si è avuta l’occasione di un incontro ravvicinato con il ministro Graziano Delrio e l’onorevole Davide Faraone per esternare la completa sintonia sulla visione di Matteo Renzi, cosa d’altronte dichiarata in modo chiaro ed inequivocabile in occasione delle primarie del PD dello scorso anno.
“Diversi i punti trattati dal ruolo dei comuni e dei suoi amministratori – fanno presente i i consiglieri comunali La Porta, Gargaglione e Di Pietro – nella ricostruzione del paese, alle difficolta degli enti locali con particolare attenzione ai vincoli imposti dal patto di stabilità e naturalmente la situazione del partito sulle politica nazionale e regionale. Le regole per la celebrazione del prossimo congresso del PD, ossia primarie aperte a tutti i livelli , dato che risulterebbe schizofrenico il prevalere della logica dei notabili di partito che cercano di mantenere ancora posizioni di potere tentando di selezionare gli organismi locali con vecchie logiche e metodi che sono quelle delle tessere nell’estremo tentativo di ingabbiare o imprigionare Renzi, e chi con lui vuole il cambiamento, nella gestione complessiva del partito. Se dovesse prevalere questa linea, non si potrà costruire il PD leggero immaginato da Renzi e abbiamo anche la presunzione di potere affermare che sarebbe una linea perdente e non condivisa dalla maggioranza dei militanti e di quanti guardano con attenzione al progetto di rinnovamento voluto dal sindaco di Firenze.
Si è parlato anche delle caratteristiche di chi oggi ci deve rappresentare nei luoghi di governo del territorio. Qualità personali di competenza e onestà, certo, ma anche la capacità di fare scelte condivise che abbiano come faro i valori di giustizia sociale, uguaglianza, lavoro , la pari dignità, la legalità, che siano schivi da una gestione personalistista, di potentati che si avviluppano attorno ai propri interessi. Si chiede ch I nostril rappresentanti abbiano una “visione” di gestione della cosa pubblica che faccia sperare in un mondo migliore, che faccia entusiasmare e coinvolgere, ma anche che abbiano la capacità di portarle a compimento. A questo punto la rottamazione diventa semplicemente la constatazione che chi ha avuto responsabilità di governo prima non sempre ha avuto questa capacità di “visione e di progetto” e che quindi molto semplicemente deve fare un passo indietro e stare accanto a chi si propone con questa idealità e sostenerlo. Spero che in occasione del prossimo congresso ci sia la possibilità di un sereno confronto e che pretesti e cavilli burocratici o banali personalismi non rovinino una occasione di crescita e di maturazione del partito che sicuramente potrebbe portarlo ad affermare i valori del “centro sinistra” anche nelle prossime competizioni elettorali che affronteremo, spero, uniti da una comune visione”.