Quella appena trascorsa è stata l’ultima festa del patrono organizzata e celebrata da mons. Vito Vasta, che la segue e coordina dal lontano 1948. In 65 anni tante cose sono cambiate ed oggi, a conclusione del suo mandato da parroco, monsignore tira le fila di questo lungo periodo, riflettendo sul grado di maturità raggiunto dai fedeli per la festa del patrono. Il bilancio è positivo.
“La festa di San Cataldo è cambiata tanto – dice – Prima era una processione che rasentava un po’ il paganesimo ed era anche un po’ cristiana. C’erano alcune manifestazioni di fede più sentite. Oggi, invece, chi manifesta la propria fede lo fa coscientemente”. Aggiunge inoltre con soddisfazione: “La festa è cambiata tanto anche per quanto riguarda la partecipazione dei fedeli. In merito allo svolgimento della processione posso dire che, mentre prima era una massa di gente che si muoveva, ora è invece una massa di gente che prega mentre si muove, intercalando canti e preghiere con il suono della musica. Adesso si riesce a creare un momento particolare di raccoglimento anche durante la processione. Questo è ciò che lascio ed è per me molto positivo. Se si potesse migliorare ancora sarei molto contento. Di certo porterò sempre nel cuore il patrono San Cataldo”.
Valentina La Ferrera