Piazza Armerina: workshop internazionale sulla salute mentale

Il Teatro Garibaldi di Piazza Armerina accoglierà, nei prossimi 23 e 24 settembre, luminari della psichiatria europea, provenienti da Londra, Spagna e Ungheria, che si confronteranno con professionisti italiani. L’evento è intitolato “Twenty Twenty European Policies for Mental Health” ed è organizzato dal nucleo di progettazione Aziendale dell’ASP di Enna (coordinato da Mario Bellomo), dell’ASP di Catania, dall’Assessorato della Salute con il supporto e la collaborazione del progetto Mattone Internazionale. “La salute mentale è una priorità per l’Europa, come dimostra la dichiarazione sulla Salute Mentale per l’Europa dei Ministri della Sanità degli Stati membri della Regione europea dell’OMS del 2005 e con la normativa ad essa conseguente” si legge nel Progetto presentato. I saluti della città saranno dati agli illustri ospiti dal sindaco Filippo Miroddi, psichiatra, dai commissari straordinari di Enna e Catania, Giuseppe Termine e G. Sirna, dal Direttore Sanitario, Filippo Muscià, dai dirigenti dell’Assessorato della Salute, S. Lo Bue e e M. D’Arpa. Interverrann, tra gli altri, esperti di progettazione come L. Leonardini, gli psichiatri R. Barone, M. D’Alema, L. Ancona, G. Cuccì G. Rizzo, gli ungheresi L. Valkò e Z. Zalka, gli inglesi N. Kelly e T. Softis, lo spagnolo M. Lopez Alvarez. Tra le finalità dell’evento si legge: “Il Workshop, coerentemente con la superiore attività normativa, svilupperà un’attenta valutazione comparativa dei sistemi di finanziamento dell’assistenza sanitaria in ambito di salute mentale nei diversi paesi membri. Attraverso lo studio degli aspetti strutturali, politici e di costo-efficacia dei modelli di cura dei servizi di salute mentale presi in esame, si vuole valutare l’impatto che un modello di assistenza sanitaria integrata possa avere sui servizi di salute mentale con l’obiettivo di completare la filiera del servizio assistenziale offerto agli utenti, partendo dalla collocazione in strutture a bassa intensità assistenziale con un netto ridimensionamento dell’incidenza economica, fino all’inserimento dei soggetti con malattia mentale nel mondo del lavoro”.